Paziente ridotta in fin di vita dopo intervento chirurgico, sospeso il medico
Ridotta in fin di vita dopo l’intervento, sospeso per un anno il chirurgo bariatrico che operò Angela Iannotta. Il commissariato di Polizia di Marcianise, su delega della Procura, ha eseguito la misura del divieto di esercitare la professione sanitaria per la durata di dodici mesi disposta dal gip di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di C.S.A., chirurgo bariatrico operante in diverse strutture sanitarie convenzionate col sistema sanitario nazionale.
Il provvedimento cautelare era stato richiesto da questa Procura all’esito di una indagine avviata a seguito della denuncia di Angela Iannotta (difesa dagli avvocati Raffaele Gaetano e Gaetano Crisileo), paziente che era stata operata più volte dall’indagato, e che aveva subito in conseguenza de1l’intervento lesioni gravissime che ne avevano messo in pericolo la vita. A questa denuncia seguiva la quella dei familiari di Francesco Di Vilio, deceduto a seguito di un intervento effettuato dal chirurgo indagato. Entrambi sono di Santa Maria Capua Vetere.
La Procura ha affidato un incarico di consulenza tecnica a un collegio di medici specializzati, al fine di accertare le cause delle lesioni gravissime e della morte delle due persone offese. Gli accertamenti hanno accertato che “la condotta negligente e imperita del chirurgo – posta in essere anche nelle fast successive agli interventi effettuati sui pazienti – e stata la causa delle lesioni” di Iannotta e Di Vilio. Secondo l’accusa il chirurgo avrebbe anche alterato la cartella clinica di Iannotta, falsificando la firma della stessa in calce al consenso formato precedente l’operazione. La misura cautelare è stata disposta dal gip per i reati di omicidio colposo e di falso in atto pubblico ed e stata notificata anche agli organi competenti per la sospensione dal1’esercizio della professione in via ordinaria.