Scontro aperto: Manfredi contro De Luca a Salerno

Nella corsa alle Regionali in Campania, oltre alla competizione tra schieramenti contrapposti, si sta consumando anche una tensione interna al cosiddetto Campo Largo. Il confronto più atteso è quello tra Gaetano Manfredi e Vincenzo De Luca, protagonisti di una rivalità politica ormai evidente. La giornata di domani rappresenterà un passaggio significativo: il sindaco di Napoli farà tappa a Salerno, città simbolo dell’influenza del governatore uscente.
Manfredi parteciperà a due appuntamenti pubblici. Il primo, nel tardo pomeriggio, lo vedrà intervenire in qualità di presidente dell’Anci in un incontro dedicato alla riorganizzazione dell’assetto territoriale campano. Al centro della sua proposta c’è un maggiore coordinamento tra Comuni e un’idea di cooperazione strategica tra Napoli e Salerno, basata su complementarità e integrazione. Con lui interverrà anche Federico Conte, candidato dem nell’area vicina alla segreteria nazionale.
In serata, Manfredi raggiungerà Capaccio Scalo per un confronto con i candidati della lista “Fico Presidente” del territorio salernitano, durante un evento incentrato sull’innovazione e sul rilancio delle aree interne, con la partecipazione di rappresentanti del mondo produttivo e politico.
La presenza del sindaco nel salernitano arriva in un clima già teso. De Luca, infatti, negli ultimi giorni ha criticato duramente Manfredi, accusandolo di dedicare più tempo alla campagna regionale che alla gestione della città di Napoli. Tra i motivi di frizione c’è anche la questione dei fondi destinati alla riqualificazione di Bagnoli, che il governatore considera sottratti alla Regione e alle aree interne.
Il tema non è nuovo: già nel 2024 De Luca aveva contestato l’accordo siglato tra il Governo e il sindaco-commissario per l’area ex industriale. Manfredi, in passato, aveva replicato rivendicando l’interesse della città e sostenendo che il progetto Bagnoli fosse parte integrante dello sviluppo campano. Resta da vedere se domani tornerà sul tema, proprio nel territorio politicamente più vicino al governatore.



