
La Serie C sceglie di unirsi alla Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, adottando il colore rosso come segno distintivo nelle gare disputate dal 21 al 24 novembre, in occasione del quindicesimo turno del campionato. In tutte le trenta città coinvolte, l’iniziativa assume un forte valore simbolico: i capitani delle squadre scendono in campo con una fascia rossa, pensata per richiamare l’attenzione su un tema sociale che richiede consapevolezza costante e un impegno condiviso.
Per il terzo anno consecutivo, la Lega Pro rinnova il proprio sostegno a questa battaglia, trasformando la fascia da capitano in un segno concreto di opposizione alla violenza di genere. Il colore rosso, scelto come elemento visivo immediato e riconoscibile, diventa così un richiamo collettivo che invita il pubblico a prendere posizione e a rifiutare qualsiasi forma di abuso e discriminazione.
La campagna non si esaurisce durante i novanta minuti della gara: prosegue attraverso una comunicazione coordinata sui social, messaggi dedicati negli stadi e attivazioni mirate che coinvolgono tifosi, appassionati e spettatori. I led a bordocampo, la fonica e le iniziative collaterali amplificano il valore del gesto sportivo, trasformando ogni partita in un momento di sensibilizzazione diffusa. L’obiettivo è quello di raggiungere un pubblico ampio e trasversale, favorendo una riflessione condivisa sul ruolo che lo sport può assumere nella difesa dei diritti e nella promozione del rispetto reciproco.
Con questa scelta, la Serie C ribadisce la propria responsabilità sociale e conferma la volontà di utilizzare la visibilità del calcio per diffondere messaggi che vadano oltre il risultato sul campo, coinvolgendo intere comunità in un impegno concreto contro la violenza sulle donne.



