
A Lisbona il Napoli subisce una sconfitta pesante che compromette in modo serio il cammino europeo. Dopo cinque vittorie consecutive, la squadra di Conte cede al Benfica di José Mourinho, mostrando limiti fisici, assenze pesanti e difficoltà nella gestione del doppio impegno.
La formazione azzurra, arrivata alla sfida dopo il dispendioso successo in campionato contro la Juventus, è apparsa subito affaticata. Il gruppo ridotto dagli infortuni e il minor tempo di recupero rispetto agli avversari hanno inciso in maniera evidente sull’intensità e sulla lucidità del Napoli. Il Benfica, reduce da due giorni in più di riposo, ha invece interpretato la gara con brillantezza, applicazione tattica e una netta superiorità nelle zone centrali del campo.
Fin dai minuti iniziali i portoghesi costruiscono occasioni nitide, approfittando di una difesa azzurra poco reattiva. Milinkovic-Savic evita un gol fatto su Ivanovic ma poco dopo rischia di compromettere la partita con un errore in uscita che regala un’altra chance ai padroni di casa. Il vantaggio arriva a metà primo tempo, con Rios rapido ad anticipare tutti su un pallone vagante in area.
Il Napoli prova a riorganizzarsi, ritrovando per qualche minuto ordine e compattezza, ma il Benfica, una volta sbloccato il risultato, gestisce con grande attenzione, aspettando gli spazi per colpire in transizione. Nella ripresa, mentre la squadra di Conte tenta una reazione, arriva il raddoppio firmato da Barreiro su assist ancora di Rios, chiudendo di fatto la gara. I cambi offensivi non modificano l’inerzia di un match ormai indirizzato.
Per gli azzurri, il percorso in Champions si fa ora complicato: serviranno due vittorie contro Copenaghen e Chelsea per mantenere vive le speranze di qualificazione. Priorità assoluta diventa il recupero degli infortunati, perché continuare a giocare ogni tre giorni con una rosa ridotta rischia di diventare insostenibile.



