
Il giorno dopo la pesante sconfitta di Benevento, in casa Salernitana prevalgono dubbi e riflessioni. La squadra esce profondamente ridimensionata, non solo per il risultato severo ma soprattutto per la perdita di certezze che aveva accompagnato la prima parte di stagione. Tuttavia, il ko del “Santa Colomba” non rappresenta l’unico campanello d’allarme: la crisi affonda le radici in un periodo più lungo.
Nelle ultime sette giornate, infatti, il rendimento dei granata si è drasticamente abbassato. Dalla battuta d’arresto contro il Catania, la squadra ha raccolto soltanto nove punti, subendo dieci reti e segnandone appena sei. Un ruolino da bassa classifica, mascherato finora dai buoni risultati iniziali e dai successi contro Casertana e Altamura.
Resta dunque da capire cosa sia accaduto in questi due mesi: i numeri bastano a spiegare tutto o il problema è più profondo? L’approccio brillante contro il Benevento, i due pali colpiti e qualche spunto offensivo non possono compensare una sconfitta netta. Nel dopogara, Raffaele ha cercato di assumersi le responsabilità, indirizzando lo sguardo subito alla sfida con il Trapani come occasione di ripartenza.
Il tecnico appare comunque tra i principali indiziati della crisi. Nelle ultime settimane ha cambiato spesso modulo, uomini e impostazione, finendo per snaturare il gruppo. L’emblema è il terzo gol subito a Benevento, incassato con nove giocatori sbilanciati nella metà campo avversaria, un errore che lo stesso direttore sportivo Faggiano ha evidenziato come sintomo di scompensi tattici evidenti.
Nonostante ciò, non si può attribuire tutto al solo allenatore. È lecito chiedersi se l’organico attuale sia realmente competitivo quanto quello delle rivali per la promozione. Molti ritengono che la squadra stia già esprimendo il massimo possibile e che la rosa necessiti di rinforzi veri in ogni reparto. L’arrivo del giovane Longobardi è positivo, ma non sufficiente per puntare con decisione al primo posto.
Ora il calendario offre a Raffaele un’ultima occasione per rimettere la Salernitana in carreggiata. Un nuovo passo falso contro il Trapani aprirebbe inevitabilmente un confronto serio anche sulla sua posizione.



