
Dal 19 novembre entrerà in vigore una nuova misura dell’Agcom contro il telemarketing molesto, che estende il blocco delle chiamate effettuate tramite numeri mobili falsificati con la tecnica dello spoofing. Questa pratica consente ai call center di mascherare la reale identità del chiamante, simulando numeri di cellulare italiani autentici e inducendo molti cittadini a rispondere a telefonate indesiderate, spesso automatizzate o generate da sistemi di intelligenza artificiale.
Il provvedimento segue quello già introdotto il 19 agosto, che aveva interessato esclusivamente le numerazioni fisse. I primi risultati di quella misura, pubblicati l’11 settembre, hanno mostrato l’efficacia dell’intervento: circa 43 milioni di chiamate fraudolente erano state bloccate in meno di un mese, con una media di 1,3 milioni al giorno. Tali numeri rappresentavano circa il 5,5% del totale delle chiamate ricevute in Italia nel periodo analizzato, un dato che l’Agcom ha definito “significativo”.
Nella stessa occasione, l’Autorità aveva segnalato il rischio di un rapido adattamento del fenomeno, con il possibile spostamento verso numeri mobili italiani o internazionali appartenenti a Paesi terzi. La nuova estensione del blocco intende proprio contrastare questa evoluzione, impedendo anche l’utilizzo di falsi numeri di cellulare per finalità commerciali o ingannevoli.
Con questa misura, l’Agcom rafforza ulteriormente la tutela dei cittadini contro le chiamate indesiderate, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza nelle comunicazioni telefoniche. L’obiettivo è ridurre in modo sostanziale il ricorso a tecniche fraudolente da parte dei call center, promuovendo un mercato delle comunicazioni più corretto e rispettoso della privacy degli utenti.



