Licenziato con una videochiamata a pochi giorni da Natale
La sua mansione è stata trasferita in Portogallo. Questa la motivazione con cui la Yazaki ha licenziato, attraverso una call su Teams, tre dipendenti amministrativi: due in forza a Grugliasco in provincia di Torino (tra cui una rappresentante sindacale della Fisascat Cisl) ed uno legato al magazzino di Pastorano.
Il caso – di poco successivo a quello del magnate Vishal Garg che ha licenziato in un sol colpo 900 dipendenti con una videochiamata – ha immediatamente mobilitato i sindacati: oltre alla sigla della Cisl, anche la Filcams Cgil è scesa in trincea. “Nulla è valso aver lavorato con ritmi ed orari improponibili in piena emergenza sanitaria. Nulla è valso neanche aver ricevuto ampie rassicurazioni sul futuro dell’azienda in Italia durante l’incontro sindacale del 10 settembre, a seguito dell’apertura dello stato di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali preoccupate dal poco chiaro piano industriale aziendale denunciato dai lavoratori”, fanno sapere le Fisascat Cisl e Filcams Cgil.
I rappresentanti dei lavoratori hanno dato tre giorni all’azienda per il ritiro dei provvedimenti di licenziamento: in caso contrario – annunciano i sindacati Fisascat Cisl e Filcams Cgil – scatterà lo sciopero. “Le modalità adottate da Yazaki Italia per licenziare i lavoratori hanno connotati inqualificabili”. Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato la notizia dei licenziamenti intimati tramite la piattaforma Teams. “E’ stato già detto tanto rispetto alla scelta di intimare un licenziamento con una videochiamata, pertanto vale la pena soprattutto soffermarsi sulla soluzione tecnica scelta dall’azienda” ha aggiunto il sindacalista sottolineando che “i tre licenziamenti ricadono nell’ambito del licenziamento plurimo individuale” e che “pertanto l’azienda opera in un regime normativo assai semplificato”. Questa scorciatoia tuttavia – ha evidenziato – non ci fa desistere dalla ferma volontà di difendere i tre lavoratori destinatari di altrettanti licenziamenti, anche per riaffermare la dignità del lavoro. Confidiamo che l’azienda revochi i licenziamenti. Se così non fosse, oltre ad intraprendere le strade legali del caso – ha concluso – faremo comprendere a chi gioca con la vita delle persone come si fa impresa in Italia”.
Yazaki è una multinazionale società che produce e commercializza cablaggi e sistemi di distribuzione elettrica per autoveicoli e che tra i primi clienti ha Stellantis.