L’inverno demografico non sfiora Telese Terme (+8,3%). Il sindaco: “Bene, ma non possiamo restare indifferenti rispetto a un’Italia che invecchia”
Sul fenomeno dello spopolamento che interessa quasi tutti i piccoli comuni italiani, già ad agosto il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso, aveva comunicato il dato in controtendenza della sua città: “Rispetto al dato della provincia sannita e in generale delle aree interne del Paese – aveva dichiarato Caporaso -, Telese Terme ha registrato, dal settembre 2020 a oggi, un incremento della popolazione di 103 unità”.
Inverno demografico? Qui i venti gelidi di un fenomeno che preoccupa soprattutto il sud del Paese, non sono arrivati. Anzi, il clima “demografico” è decisamente primaverile. La cittadina, centro nevralgico della Valle Telesina, non viene sfiorata dalle preoccupazioni che porta con sé l’inverno demografico. Lo ha confermato la ricerca condotta dalla Fondazione Think Tank Nord Est, elaborata dal team di Infodata e pubblicata su Il Sole 24 Ore di appena due giorni fa: Telese Terme è l’unico comune dell’intera provincia di Benevento a far registrare un tasso di variazione percentuale della popolazione dal 2012 al 2022 del + 8,3%. Un paio appena gli altri che registrano un dato positivo, ma non arriva al 2. Il resto, tutto negativo. E desolante.
“Bene, il nostro naturalmente, è un dato che ci conforta e ci indica che dobbiamo continuare a spingere su innovazione, attrattività, servizi – commenta oggi il sindaco di Telese Terme -. In altri momenti storici il sud e le aree interne hanno conosciuto l’emigrazione, lo spopolamento, l’abbandono delle terre. Adesso utilizziamo il termine ‘inverno demografico’, coniato da alcuni sociologi per descrivere l’invecchiamento, ovvero l’aumento dell’età media, della popolazione. Ma gli stessi sociologi ci suggeriscono pure che, come in tutti i cicli dell’anno, anche all’inverno succede una nuova stagione, e gli elementi per una prossima primavera demografica potrebbero essere solo in letargo – riflette Giovanni Caporaso -. Come ho avuto già modo di dire nei mesi scorsi, Telese è un paese con dinamiche di città, dove quotidianamente tra residenti e persone che vi transitano, superiamo di molto le 10 mila presenze. Incidono sulle presenze innanzitutto i vari istituti scolastici, poi le Terme che soprattutto d’estate richiamano tantissime persone, sono una nostra eccellenza così come eccellenti sono le strutture sanitarie e i tanti uffici e attività commerciali. Tutto ciò genera volume. Il nostro compito è soprattutto quello di garantire che questo complesso meccanismo non vada mai in tilt e, in secondo luogo, continuare a lavorare affinché Telese confermi sempre la sua attrattività”.
La ricetta vincente? Nessuna, taglia corto il sindaco. “Per noi la qualità della vita è al primo posto”, insiste. “Qui viviamo con le nostre famiglie, qui siamo nati e cresciuti, dunque è un nostro pensiero costante da quando ci siamo insediati quello di fare in modo che Telese sia una città vivibile, accogliente, bella da vedere e da viverci. E nonostante la pandemia, nonostante le ondate di crisi economica stiamo ottenendo proprio negli ultimi due anni e mezzo un riscontro positivo in quanto a incremento della popolazione”.
Ma non c’è solo questo. Perché, poi, Telese è un po’ come un’isola in un Sannio sempre meno attrattivo. Quasi tutti i comuni soffrono per via dell’abbandono progressivo dei residenti e per i più piccoli il rischio spopolamento è dietro l’angolo. “Non solo il sannio – precisa il sindaco Caporaso -, non ci conforta il dato generale. Non possiamo restare assolutamente indifferenti rispetto a un’Italia che invecchia e al carico di incertezze che grava sulle spalle dei nostri giovani. E’ un pensiero che non ci fa stare sereni”.