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Europei: festeggiamenti e cortei in tutta la Campania. L’Italia come a Capodanno

A Napoli la maggiore concentrazione di tifosi per la vittoria dell’Italia c’è stata nella centrale Piazza Trieste e Trento a Napoli, dove però si sono verificati anche momenti di forte tensione tra un gruppo di una ventina di giovani e la polizia in assetto antisommossa. 

Sono stati lanciati nei confronti degli agenti alcuni pezzi di vasi delle fioriere della zona, le forze dell’ordine hanno risposto allontanando i giovani impugnando i manganelli. 

A parte questo spiacevole episodio tutto è filato liscio, anche nelle altre città della regione. Caroselli di auto, tante bandiere e fuochi d’artificio a Caserta, ad Avellino, a Benevento e sul lungomare di Salerno. Gli Europei hanno scaldato il cuore dei campani come di tutti gli italiani, portando una sensazione di normalità in un momento ancora pesante per i timori scaturiti dalla presenza sempre più forte della variante Delta del Covid-19.

Nel Paese c’è chi ha tifato la Nazionale lontano dalle strade, sventolando il tricolori dai balconi e al riparo dai rischi del Covid e chi – al contrario – ha sfidato virus e assembramenti sognando la coppa europea davanti ai mega proiettori in luoghi pubblici all’aperto, sui lidi, nei bar, spesso sotto lo sguardo delle forze dell’ordine. In tutto il Paese sono stati rafforzati controlli per scongiurare il rischio di maxi assembramenti. Stabilimenti, chioschi e ristoranti hanno richiamato da Nord a Sud chi non ha voluto rinunciare ad assistere a questi 90 minuti cancellando i problemi della pandemia. Ma gli appelli alla responsabilità, come detto, sono stati ripetuti come un mantra. L’invito è stato quello di festeggiare usando la mascherina, dispositivo che però nessuno sembra usare. Roma è letteralmente impazzita nelle fan zone dedicate ai supporter, già collaudate in occasione della semifinale vinta dalla Nazionale contro la Spagna. La gioia dei tifosi è esplosa in particolare a piazza del Popolo – tra le più grandi aree allestite in Europa per questo tipo di evento – accessibile solo tramite prenotazione, con una capienza massima consentita di 2.500 posti. Altri mille in estasi ai Fori Imperiali. Il rischio di eccessi da parte dei tifosi, soprattutto nel dopopartita, ha spinto nella Capitale al transennamento di alcuni monumenti in centro storico, come in zona Campo de’ Fiori, piazza di Spagna e Fontana di Trevi. A Napoli fuochi d’artificio, botti e caroselli d’auto come a Capodanno: le ‘batterie’ sono state fatte esplodere in diversi quartieri della città ed anche sul lungomare. In giro auto con le bandiere dell’Italia fuori dai finestrini. Nelle zone balneari, sul litorale romano ad esempio, l’accesso è stato possibile solo con mascherine e mantenendo la distanza di un metro l’uno dall’altro, regole che però sono quasi ovunque saltate dopo la vittoria.. In molte città la prudenza e la paura di assembramenti ha suggerito di non installare i maxi-schermi, come inizialmente previsto. Ad esempio a Milano nessuna proiezione in piazza proprio per evitare i rischi di contagio, ma i festeggiamenti sono stati rumorosi nelle aree di ritrovo, come l’Arena Milano Est, in zona Lambrate e il giardino della Triennale. Stessa scene anche a Venezia, Padova, Trieste, Palermo, Cagliari, Sassari e altrove, ma non c’è stata città in cui i tifosi non siano scesi in piazza o a cantare fuori dai balconi, proprio come nelle scene del lockdown che ora sembrano quasi dimenticate.

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