Turismo

Cicloturismo, reale opportunità per il Sannio. Ludovica Casellati (Ladybici) ci crede: “Qui un territorio tutto da scoprire”

“Da un viaggio in bici in Francia si è aperto un mondo”. Bastano poche semplici parole e lo sguardo di Ludovica Casellati si illumina. Ladybici, questo il soprannome che le hanno dato, si sta concedendo un po’ di relax dopo una intera mattinata trascorsa a pedalare in Mtb nel Sannio alle porte del Parco Regionale del Matese, precisamente a Telese Terme, con i Mountain Bike Sanniti, associazione di grandi appassionati delle due ruote. 

“Al confine tra Campania e Molise c’è un territorio tutto da scoprire fatto di acque sulfuree, passeggiate tra i vigneti, trail in mountain bike – spiega Ladybici ai tanti che la seguono sui canali web ufficiali -. Ci sono percorsi anche per appassionati di Enduro, io ho pedalato con una emtb su tracciati più semplici sempre nei boschi di Monte Pugliano. Spostandosi di pochi chilometri è possibile visitare il Parco del Matese che vi lascerà a bocca aperta per la bellezza dei paesaggi. C’è un punto preciso in cui, nelle giornate terse, si può vedere l’isola di Ischia al tramonto o all’alba le isole tremiti. Lo sguardo spazia dal tirreno all’adriatico!”.

Ludovica Casellati a Telese Terme

Parla di bici e sorride, Ludovica, come se già solo parlarne le desse la possibilità di percorrere o ripercorrere sentieri per scorgere un punto di vista esclusivo o un angolo particolare o semplicemente per il piacere di pedalare. “Quello che vedi in bici è diverso”, sottolinea. Non sarà mai uguale a ciò che scorre davanti in auto o alle cose che vedi camminando. Così le viene in mente, qualche anno fa, di fondare viagginbici.com “Racconti di viaggi in bicicletta per tutte le gambe”, ma lo fa dopo aver macinato migliaia di chilometri sulle due ruote, entrando in contatto con realtà dove questa forma di turismo e di marketing territoriale è all’avanguardia, come il nord Europa. 

I numeri parlano chiaro. Quelli delle piste ciclabili: Germania 35mila km, Olanda 32mila km, Inghilterra 17mila km, Danimarca 12mila km, Italia 3.227 km; oppure quelli delle bici ogni mille abitanti; Olanda 1010, Danimarca 980, Germania 900, Italia 440; oppure, ancora, i chilometri percorsi in bici per ogni abitante. Indovinate chi c’è al primo posto? Facile: l’Olanda, con 1019 km per ogni cittadino olandese, al secondo posto la Danimarca con 958 km, al terzo Germania e Svezia con 300 km. L’Italia al sesto posto con 168 km percorsi mediamente da ogni italiano.   

Ma è proprio da qui che bisogna partire, da questi numeri, che sono bassi ma che indicano anche una tendenza e soprattutto una strada. E la Campania, e nello specifico il Sannio, possono costituire un significativo pezzo di quell’offerta turistica che coniuga con grande armonia il benessere psico-fisico, il rispetto della natura e dell’ambiente, la piena fruizione delle risorse paesaggistiche ed enogastronomiche.

Casellati, Iovino (Albergo D’Onofrio), Cazzulo e MTB Sanniti

Ne è convinto Paolo Cazzulo, esperto di Marketing Turistico Territoriale: “La biodiversità che caratterizza la valle telesina, ma essenzialmente tutta la provincia sannita, deve essere coadiuvata da una politica turistica territoriale che miri a mettere a sistema l’intero comparto turistico, partendo casomai dal cicloturismo, soprattutto svolto con l’e-bike. La bicicletta deve essere uno dei punti di partenza perché riesce a rispondere alle principali caratteristiche che meglio sintetizzano il nostro turismo, che va dallo sport e benessere, al naturalistico allo storico e culturale”. 

Quando si parla di cicloturismo si parla di economia. Accanto all’aspetto romantico e anche salutistico dell’attraversare Stati e regioni in bici, c’è un elemento di non poco conto che è quello delle ricadute economiche sui territori. 

Mobilità e Bike Economy valgono, nell’Unione Europea, 500 miliardi, valore stimato da European Cyclist Federation. Un settore un settore che, secondo le stime più recenti, vale attualmente circa 55 miliardi in Europa; nel nostro Paese nel 2019, la spesa complessiva di cicloturisti, tra italiani e stranieri, è stata di 4,6 miliardi di euro nel 2019 pari al 5,6% dell’intera spesa turistica in Italia; 55 milioni di pernottamenti, dei quali 20,5 milioni sono pernottamenti di cicloturisti italiani. La spesa media giornaliera per singolo cicloturista si è attestata sui 75 euro.

Foto di MTB Sanniti

Ecco perché Ludovica Casellati sta portando in giro la sua idea, che è quella di stimolare gli operatori turistici e gli enti locali ad attrezzarsi. A maggio ha fatto in modo che si rinnovasse il protocollo di intesa tra l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e l’Osservatorio Bikeconomy per una reciproca collaborazione in progetti di mobilità, rigenerazione urbana, cicloturismo e formazione. Nella sua due giorni a Telese ha avuto modo di spiegare ad amministratori ed albergatori cosa significhi promuovere la mobilità sostenibile e cosa comporti in termini di benefici attrarre cicloturismo. Del resto è quello che sta facendo da anni. Dopo una lunga carriera tra Mediaset e Pubblitalia, Ludovica sceglie la via forse più impervia, da brava mountainbikers abbandona le piste asfaltate e prende i sentieri, ma le soddisfazioni non tardano ad arrivare e sono grandi. Nel 2015 ha ideato l’Oscar italiano del cicloturismo (Italian Green Road Award) e nel 2017 l’Urban Award, in collaborazione con Anci con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile. Collegata alla sua passione per la bici è anche la collezione Luxurybikehotels.com, un progetto nato per fornire indicazioni a tutti i ciclisti in cerca di hotel di lusso che possano soddisfare le loro richieste. Da settembre 2018 Ludovica Casellati è editore di un’importante testata dedicata al turismo e all’enogastronomia, Viaggi del Gusto (vdgmagazine.it). All’interno di questo contesto, ha raccolto tutta la sua esperienza nel settore e nel 2019 ha pubblicato il suo primo libro, “La Bici della Felicità”, un ABC finalizzato a fornire al ciclista slow una serie di consigli utili per approcciare il mezzo, fare la scelta del modello giusto e coinvolgere familiari e amici in una gita in bicicletta.

Associazione MTB Sanniti

Luigi Zito e gli altri Mountain Bike Sanniti le hanno fatto apprezzare questo angolo d’Italia che ha tutte le carte in regola per diventare una tra le principali tappe europee del cicloturismo. Infatti, spiega Cazzulo, “Il cicloturismo si sposa perfettamente con le caratteristiche territoriali di Telese e delle cittadine che la circondano, ma soprattutto l’idea dell’e-bike, è di vitale importanza, perché privilegia tutte le tipologie di turista che scelgono di vivere il nostro territorio, quindi penso allo sportivo così come le famiglie che pedalando sulle nostre vie possono attraversare le vigne di Castelvenere, di Solopaca, di Torrecuso, di San Lorenzello o di Guardia Sanframondi, così come visitare la Telesia romana a San Salvatore Telesino, oppure fare una passeggiata lungo le sponde del Lago di Telese o del Grassano o salire lungo le pendici di Monte Pugliano o del Taburno-Camposauro. Io credo, anzi sono convinto – aggiunge l’esperto di Marketing Turistico Territoriale -, che la valle telesina, con al centro la città di Telese Terme, che voglio ricordare è a soli 50 mt s.l.m., ha tutte le caratteristiche per essere il centro di sviluppo e di partenza di questa specifica e totalmente green, esperienza turistica e che permetterà a tanti giovani di investire il proprio futuro a casa propria. Ne sono totalmente convinto tanto che ho presentato un progetto sul cicloturismo appenninico legato alla ricerca ed assaggio del tartufo, in collaborazione con l’associazione nazionale città del tartufo. Ho la convinzione che il territorio sia sempre più pronto anche e soprattutto con i cittadini che devono essere sempre più centrali nell’accoglienza del turista ed in questo senso il cicloturismo, così come il turismo lento, ha la capacità di mettere in diretta comunicazione il turista con la cittadinanza. Tutte queste sono le caratteristiche essenziali che vengono racchiuse nella progettualità offerta e prospettata della Casellati che non mette solo le strutture ricettive, vanto del nostro territorio, al centro del sistema turistico ma anche e soprattutto le offerte accessorie come i percorsi naturalistici, urbani e storici dell’intero territorio. Sposo in pieno l’idea progettuale e le sue parole che vogliono il Sannio come territorio con un altissimo potenziale per il cicloturismo, con l’utilizzo delle e-bike, e che metterebbe il nostro territorio in comunicazione ed in linea diretta con i percorsi cicloturistici italiani ed internazionali. La nostra forza è nell’accoglienza, nell’accompagnare i turisti in un’esperienza che non ha eguali. La forza è nel saper iniziare, nel prepararsi e reinventarsi”.

Un primo risultato verrà raggiunto presto, con il Grand Hotel Telese che presto diventerà un #luxurybikehotels. Perché praticare cicloturismo e scegliere un Luxury Bike Hotel? Lo spiega proprio Ludovica Casellati: “Ci sono almeno 5 buoni motivi per scegliere soprattutto oggi un Luxury Bike Hotel. Perché la bicicletta mette in movimento il nostro fisico rafforzando le nostre difese immunitarie; perché la bicicletta ci distanzia naturalmente da tutti consentendoci di pedalare anche in gruppo senza nessun pericolo; perché la bicicletta ci fa stare all’aria aperta, in mezzo alla natura respirare aria buona riossigenando i nostri polmoni; perché la bicicletta sviluppando endorfine ci regala buon umore, fa bene anche alla nostra mente e di questo abbiamo bisogno come il pane; perché i Luxury Bike Hotel mettono a disposizione i servizi affinché tutto questo si possa realizzare e sono circondati da percorsi adatti a quasi tutti i tipi di bicicletta”.

La sfida è stata lanciata. Bisognerà affidarsi alla lungimiranza di amministratori e imprenditori del turismo affinché il Sannio, ma in generale tutta la Campania e il sud sappiano cogliere questa ghiotta opportunità. “Torneremo presto – promette Casellati – io e la mia bike qui nel Sannio e sono certa che in tanti vorranno scoprire questo piccolo paradiso per le due ruote”.

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