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Caserta ultima in Italia per i pagamenti: attese interminabili per le fatture

Un’analisi recente del Centro Studi Enti Locali ha evidenziato un significativo miglioramento nei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni italiane tra il 2023 e il 2024. Il numero di capoluoghi di provincia che hanno superato il limite legale di 30 giorni per il saldo delle fatture è sceso dal 24% al 13%, passando da 27 a 15 città.

Il tempo medio di pagamento delle fatture si è ridotto da 29 giorni nel 2023 a 24 giorni nel 2024. Questo miglioramento è attribuibile a fattori come l’introduzione della fatturazione elettronica, il potenziamento dei sistemi informatici e le normative legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Tuttavia, persistono differenze significative tra le città. Andria registra il tempo medio di pagamento più elevato con 145 giorni, seguita da Vibo Valentia con 87 giorni e Caserta con 70 giorni. Nonostante Napoli abbia migliorato la sua posizione, riducendo i tempi a 63 giorni, rimane tra le città meno virtuose.

Al contrario, alcune città si distinguono per l’efficienza nei pagamenti. Iglesias e Pistoia saldano le fatture in soli 6 giorni, mentre Grosseto impiega 7,7 giorni. Verona e Cuneo registrano rispettivamente 8 e 8,6 giorni.

È importante notare che la maggior parte dei capoluoghi in ritardo nei pagamenti si trova nel Sud Italia: 13 su 15. Questo evidenzia una disparità territoriale che necessita di interventi mirati per garantire un’equità nei tempi di pagamento su tutto il territorio nazionale.

Il rispetto dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni è fondamentale per sostenere le imprese locali e promuovere un’economia sana. Nonostante i progressi compiuti, è essenziale continuare a monitorare e migliorare le pratiche amministrative per assicurare pagamenti tempestivi e ridurre le disparità territoriali.

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