Spalletti: “Sono qui per costruire un Napoli più forte”. “A Insigne ho detto che vorrei fare questo percorso con lui al mio fianco”
Ecco un estratto della conferenza stampa di oggi del tecnico del Napoli Luciano Spalletti a Castelvoturno
Un paio di giorni ancora a Castelvolturno e poi si parte per il ritiro. Sette giocatori impegnati negli europei andranno in vacanza poi raggiungeranno la squadra a Dimaro nella seconda parte del ritiro.
Ho sentito Mertens sia prima che dopo l’intervento, ha detto che avrebbe piacere di passare a salutare tutti ma gli sarà concesso qualche giorno in più per le visite post-operatorie.
Il Napoli è una squadra forte e sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere fino in fondo quanto ne è consapevole. Perché essere forte se non sai di esserlo non basta.
Da quando mi hanno detto che sarei stato l’allenatore del Napoli non gli ho levato gli occhi di dosso a questa squadra, che mi piace, mi assomiglia ma bisogna darci dentro.
Napoli completa un po’ il mio tour dell’anima. Roma, la città del Papa, la città eterna. Sanpietroburgo, la città degli Zar. Milano, la città della moda con la Madonnina. Ora il Napoli, orgoglioso perché starò nel campo dove ha giocato Diego Armando Maradona, la città di San Gennaro dove il calcio e i miracoli sono la stessa cosa.
Insigne? Secondo me sarebbe meglio parlare prima con lui che con voi. Io con Insigne ci ho parlato per telefono perché gli ho fatto i complimenti dopo il gol che fatto in Nazionale e gli ho detto che a me farebbe piacere questo percorso farlo con lui al mio fianco, poi naturalmente ci sono altre questioni nel calcio e quelle le andremo ad analizzare insieme a lui quando ritorna. Insigne ha fatto vedere più volte il suo marchio di fabbrica.
A lui e a Di Lorenzo faccio i complimenti per un Europeo fatto in maniera spettacolare. Di Lorenzo è un calciatore completo, forte dal punto di vista fisico, che si adatta a fare tutto e lo fa tutto con grande qualità e si fanno i complimenti anche alla nazionale e a Mancini per la squadra che ha allestito perché è evidente che assomiglia più a una squadra che a una selezione di calciatori. Non li ho mai visti allenare ma sono convinto che molti allenamenti sono fatti per fare gol e per fare un calcio offensivo e per questo gli si fanno i complimenti.
Entrare in Champions sarà la mia ambizione e la mia ossessione. Ho letto che Napoli è la città che ha più napoletani per il mondo allora questo è già un motivo per non restare ancora fuori dalle competizioni europee che contano. Il prossimo Napoli sarà diverso dal precedente ma siamo qui per costruirne uno più forte.
Sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli e per fare più risultati possibile. Io e la mia squadra vorremmo diventare delle persone ricordate dai tifosi del Napoli e da Napoli città.
Sulla fiction di Totti: posso assicurarvi che se me l’avessero detto prima, io un paio di scene per fare il pieno ce l’avevo, e si completava quello che era l’audience.