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Monitoraggio Straordinario delle Acque nel Cilento: Le Valutazioni dell’Arpac

L’Arpac rileva anomalie nelle acque del Cilento durante controlli straordinari

Negli ultimi tempi, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac) ha intensificato le operazioni di sorveglianza e controllo sulla qualità delle acque costiere destinate alla balneazione nella regione del Cilento. Questo è avvenuto a seguito di diverse segnalazioni di irregolarità riguardanti alcune zone costiere. Le segnalazioni fanno riferimento a varie problematiche che coinvolgono l’aspetto delle acque e l’ecosistema marino in generale. Particolarmente lungo le coste del Cilento, sono state comunicate segnalazioni di torbidità, presenza di schiume o chiazze di colore marrone, formazione di bollicine e ritrovamento di pesci morti a riva, oltre a un’anomala colorazione iridescente.

L’Arpac, in collaborazione con altre autorità competenti, ha eseguito una serie di controlli straordinari che hanno coinvolto diverse località, concentrandosi soprattutto nella zona compresa tra i comuni di Capaccio (Paestum) e Centola (Palinuro) durante il periodo di Ferragosto. I controlli sono stati indirizzati sia verso i parametri microbiologici standard, che rappresentano indicatori di contaminazione fecale e stabiliscono la sicurezza per la balneazione secondo la legge (come Escherichia coli ed Enterococchi intestinali), sia verso possibili fioriture algali tossiche tramite indagini fitoplanctoniche.

L’analisi dei campioni prelevati ha mostrato che, fino ad ora, i parametri microbiologici rimangono entro i limiti legali di sicurezza, e non sono state individuate specie di fitoplancton potenzialmente tossiche nella zona esaminata. Anche se il mare ha sperimentato condizioni particolari durante il periodo di Ferragosto, con elevata temperatura superficiale, forte luce solare, disponibilità di nutrienti e limitata circolazione dell’acqua – fattori che possono favorire la proliferazione di alghe fitoplanctoniche compromettendo la chiarezza delle acque – l’analisi ha rassicurato sul fatto che non sussistono rischi sanitari per i bagnanti nell’area investigata.

In quest’ambito, l’Arpac sottolinea l’importanza dei controlli regolari che effettua, con oltre 2000 verifiche annuali su 328 tratti di costa adibiti alla balneazione. I risultati di tali controlli sono resi pubblici tempestivamente attraverso i canali istituzionali, come i siti web del Ministero della Salute e dell’Arpac, oltre che comunicati alle autorità locali. Questi controlli periodici vengono affiancati da circa 500 ulteriori verifiche straordinarie ogni anno, scatenate da segnalazioni provenienti sia dagli operatori dell’agenzia che da cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. Queste misure sono intraprese sulla base di valutazioni oggettive, che tengono conto delle condizioni stagionali e territoriali.

Mentre l’analisi delle acque marine campane continua, l’Arpac mantiene il suo impegno costante per monitorare e garantire la sicurezza delle acque costiere destinate alla balneazione.

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