È morto Gianni di Marzio: scoprì Maradona e allenò Napoli
Addio a Gianni Di Marzio, ex allenatore e dirigente sportivo italiano, consulente del Palermo. L’annuncio è stato dato dal figlio Gianluca, giornalista a Sky.
Di Marzio, 82 anni, aveva avuto un’ottima carriera da allenatore e negli anni ’70 portò il Catanzaro in serie A. Nel 1977 arrivò sulla panchina del Napoli del Napoli, guidato alla finale di Coppa Italia. Fu proprio lui a scoprire in Argentina un giovanissimo Diego Maradona segnalandolo al presidente Corrado Ferlaino ma l’operazione non fu possibile a causa della chiusura delle frontiere al mercato. Aveva conservato uno splendido rapporto con il Pibe.
Smise presto di giocare a causa di un infortunio, come allenatore subentrò in un primo momento ad Arnaldo Sentimenti alla guida dell’Internapoli, debuttando nell’allora Serie C nell’1-1 contro il Chieti, con un gol in rimonta di Wilson. Poi Nocerina Juve Stabia e Brindisi, dove sostituì Luis Vinicio. Splendido il suo periodo alla guida del Catanzaro col quale inizialmente perse lo spareggio promozione per la Serie A nel 1975 contro l’Hellas Verona a Terni (0-1), per poi conquistare la promozione nella stagione successiva. La grande ribalta arriva dal 1977 al 1979 al Napoli, dove ottiene il quinto posto in classifica, perdendo una finale di Coppa Italia a Roma contro l’Inter. È costretto a lasciare durante la seconda stagione, sostituito da Vinicio. Dal 1979-1980 ha allenato il Genoa in Serie B. Dal 1980 al 1982 allena il Lecce in Serie B. È stato l’allenatore che ha portato il Catania in Serie A nel 1982-1983 ed è rimasto in panchina fino alla 12ª giornata del 1983-1984, sostituito da Giovan Battista Fabbri. Nell’annata 1984-85 siede sulla panchina del Padova in Serie B. Ha allenato il Cosenza, con cui nel 1987-1988 ha centrato la promozione in Serie B, attesa da ventiquattro anni. Nella Serie B 1989-1990, a dicembre, torna a guidare il Cosenza, sostituendo l’esonerato Gigi Simoni, ottenendo la salvezza all’ultima giornata (0-0 sul campo della Triestina), grazie anche alla classifica avulsa. Confermato per la Serie B 1990-1991 sulla panchina del Cosenza, è esonerato a inizio novembre e sostituito da Reja. Chiude allenando il Palermo, in B, nella stagione 1991-1992. Durante la sua carriera ha ricevuto per due volte il premio Seminatore d’oro, assegnato al migliore allenatore della stagione di ogni categoria e che successivamente ha preso il nome di Panchina d’oro: il primo gli è stato consegnato per l’annata 1971-1972 con la Nocerina in Serie C e il secondo come allenatore del Catanzaro in Serie B nell’anno 1975-1976.