Campania

De Luca Jr., il Pd non è la scelta giusta per te

Le responsabilità dei genitori non possono ricadere sui figli. Se qualcuno all’interno del Partito Democratico deve essere incolpato, è Vincenzo De Luca. Certamente, per la prima volta nella sua carriera, ha commesso un errore di valutazione sposando la causa del segretario Bonaccini. Tuttavia, questo non può essere considerato un errore per il bravo Piero, che ha subito una vera e propria rappresaglia dalla segretaria del partito, che ha ascoltato le varie opinioni di Ruotolo e Scuotto, i quali, messi insieme, non raggiungono un sostegno elettorale significativo. Piero dovrebbe essere valutato per il suo lavoro come vicepresidente, che, senza dubbio, ha svolto bene. Possiamo tranquillamente affermare che in questa difficile stagione per il partito, ha fatto più opposizione di molti dei suoi colleghi. Sfortunatamente, paga il prezzo del suo cognome, ma non è giusto, indipendentemente dalla simpatia o antipatia personale e dal cerchio magico che, certamente non tutti, lo sostengono sia come deputato romano che come deputato salernitano. De Luca, il nostro don Vincenzino, per il momento è in silenzio, ma sul calendario ha una data segnata in rosso, le prossime elezioni europee, dove si prospetta un’altra sconfitta per il Partito Democratico. Il tempo gioca a favore del Governatore, poiché le elezioni regionali sono state fissate per marzo 2026 e le elezioni comunali a Salerno un anno dopo. Se analizziamo i dati delle ultime elezioni, dove il PD ha perso ovunque, solo in Campania ha invertito la rotta, mantenendo il partito a galla con la vittoria in più comuni. E siate certi che De Luca non farà prigionieri in quest’anno: non rinuncerà al suo terzo mandato né si preoccuperà della candidatura di Fico -5 Stelle, che è peggio della compagnia di Ruotolo, mentre nel centrodestra ogni tanto si sente un grigio e inutile abbaiare alla luna di Caldoro, un capogruppo inutile alla Regione. Poi c’è il vuoto. La Schlein è attesa a Napoli domenica, ma non vedrà De Luca o forse De Luca non vorrà incontrare la Schlein. Poi il Governatore si occuperà della sua città, Salerno, a cui continua a inviare finanziamenti consistenti, ricevendo solo fischi e contestazioni. Lo farà a modo suo. Molti vedranno finire la loro grigia carriera politica prima ancora di cominciare. Se fossi in Piero, rinuncerei all’incarico in una segreteria dove è presente Paolo Ciani del movimento cattolico Demos come vicepresidente. A gennaio, Ciani fu l’unico eletto nel PD a votare contro il decreto Ucraina che confermava l’invio di armi, eppure la Schlein ha sempre ribadito il pieno sostegno a Kiev. Titolisti di tutta Italia, preparatevi: il vecchio leone ci darà soddisfazioni. Certamente, questo PD non lo merita e soprattutto Piero non lo merita.

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