Campania

Nasce in Campania il coordinamento dei presidenti delle Prime Commissioni permanenti del Mezzogiorno

Si è svolta ieri mattina presso la sede del Consiglio regionale della Campania la prima riunione operativa del coordinamento dei presidenti delle 1 commissioni permanenti del Mezzogiorno composto dalle regioni Campania, presidente Giuseppe Sommese (regione capofila), Abruzzo, presidente Fabrizio Montepara, Basilicata, presidente Pasquale Cariello, Calabria, presidente Pietro Raso, Molise, presidente Andrea Di Lucente, Puglia, presidente Antonio Tutolo, Sicilia, presidente Stefano Pellegrino.

Il coordinamento nasce con l’obiettivo di costruire una forte sinergia tra i presidenti delle 1 commissioni permanenti del Mezzogiorno (Affari generali), una battaglia di dignità già avviata dai governatori del Sud, a partire dalla Campania, per una legislazione condivisa e coesa per aree omogenee alla luce soprattutto del nuovo PNRR che rappresenterà la vera sfida decisiva per il rilancio delle regioni dopo la terribile pandemia che ha colpito l’economia dell’Italia ancor di più rispetto agli altri Paesi europei.

Sono molto soddisfatto che la mia regione assuma un ruolo guida nel coordinamento delle prime commissioni permanenti del Mezzogiorno – ha commentato Giuseppe Sommese -, una iniziativa che ho fortemente voluto portare avanti sin dall’inizio del mio insediamento perché credo che in questa fase così delicata e cruciale per il nostro Paese e la nostra regione sia fondamentale un lavoro di squadra per cercare di ridurre il più possibile il divario tra nord e sud”.

“Oggi abbiamo avviato un primo focus su quelle che sono le problematiche che più gravano sulle nostre regioni. Basti pensare alle infrastrutture e ai trasporti dove ad esempio la Lombardia ha più treni regionali rispetto a tutto il sud Italia.

La grande opportunità del PNNR dobbiamo coglierla appieno soprattutto per creare le precondizioni essenziali per evitare che i giovani del Mezzogiorno continuino a migrare al nord per cercare occupazione. 

L’Europa ci chiede di mettere in campo progetti strategici per aree vaste, a mio avviso la vera area omogenea di riferimento è senza dubbio il Mezzogiorno. A partire da qui può nascere una fase decisiva per il futuro e per le nuove generazioni”.

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