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Massimiliano Caiazzo ha eliminato TikTok perché gli causava distrazioni

Massimiliano Caiazzo è tornato al Giffoni Film Festival dopo quattro anni, un ritorno alle origini prima che il fenomeno “Mare Fuori” lo lanciasse alla ribalta. Questa serie ha catturato l’immaginazione di molti italiani, rivelando realtà complesse come quelle del carcere minorile di Nisida.

L’attore di Castellammare di Stabia non ha esitato a commentare l’attualità: “Scampia è stata un colpo nello stomaco per me. Anche se ora vivo a Roma, le mie radici sono qui”. I ragazzi presenti al festival erano molto curiosi riguardo al suo percorso, che Caiazzo definisce “agitato e fortunato”, e alle sue fonti di ispirazione, tra cui Fabrizio Gifuni e Luca Marinelli.

Caiazzo ha anche parlato del suo rapporto con i social network, rivelando di aver cancellato TikTok per la sua tendenza a far perdere tempo prezioso: “I social usano meccanismi simili a quelli delle slot machine. Ho deciso di eliminarlo perché mi distraeva e mi rendeva meno produttivo. Non voglio demonizzarli, ma credo sia importante capire il miglior modo di utilizzarli”.

Durante le riprese, l’attore adotta un rituale particolare: “Metto il telefono in modalità aereo come gesto quasi scaramantico, altrimenti la scena non viene bene”. Riguardo all’impatto del successo, Caiazzo ha dichiarato: “Inizialmente ho avuto bisogno di una buona psicologa. Ho sentito la responsabilità, ma poi ho visto la gratitudine e ora convivo con questo successo, consapevole che potrebbe finire da un momento all’altro”.

Sul personaggio di Carmine in “Mare Fuori”, Caiazzo ha spiegato che era chiaro che il suo arco narrativo stava per concludersi. Ha aggiunto che il personaggio ha raggiunto il suo sogno di libertà e amore, e ha sottolineato: “Un personaggio, per quanto importante, non è la storia”.

Caiazzo ha anche parlato dei punti in comune con il suo personaggio, come il bisogno di protezione e la capacità di credere nei propri sogni. Tuttavia, ha notato che Carmine è più coraggioso di lui e ha spiegato: “Per me, i personaggi sono la parte più coraggiosa di noi, quella che non sempre riusciamo a mettere in pratica nella vita normale.”

La sua aspirazione principale è tornare a teatro con un’opera scritta da lui stesso: “Sogno di ritornare a teatro con qualcosa scritto da me”. Ha ricordato la sua esperienza con “Una, nessuna e centomila” all’Arena di Verona, che lo ha ispirato a intraprendere questo progetto.

Tra i prossimi progetti, Caiazzo ha menzionato la serie “Uonder Boys” di Andrea de Sica, in uscita su Disney+ a fine anno, e la serie “Storia della mia famiglia” su Netflix, che vanta un cast eccezionale e ha rappresentato per lui un’importante occasione di confronto. Inoltre, ha partecipato al film “Nelle migliori famiglie”, un progetto che gli ha permesso di esprimere una particolare sensibilità.

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