Anm: sostegno a magistrati impegnati in processi criminalità al Sud
Inadeguatezza delle piante organiche, cronica carenza del personale amministrativo, scarsa efficienza dei mezzi di trasporto sono solo alcune delle difficoltà che i magistrati che si occupano di processi di criminalità organizzata nel Meridione d’Italia vivono ogni giorno.
Di fronte a condizioni di lavoro inaccettabili negli uffici giudiziari cosiddetti ‘in sofferenza’, ormai note a tutti, l’Anm ritiene essenziale individuare azioni e soluzioni organizzative a sostegno dei magistrati che esercitano in tali uffici il proprio lavoro, con la garanzia di un clima il più possibile sereno per garantire la celebrazione dei giudizi in un contesto di leale confronto tra le parti.
Dopo l’istituzione di concerto, tra i ministri della Giustizia e per il Sud e la Coesione territoriale, della “Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud”, con il proclamato obiettivo di migliorare l’efficienza dei processi nel Sud Italia; avendo appreso da fonti ministeriali l’intenzione di modificare il suddetto decreto istitutivo precisando la finalità dell’iniziativa, e superando quindi l’infelice passaggio contenuto nel preambolo del decreto istitutivo – che ha fatto pensare, malgrado le intenzioni delle Ministre promotrici, che si volesse realizzare un progetto di esportazione di buone prassi dagli uffici del Nord Italia a quelli del Sud, come se questi ultimi scontassero, per condizione territoriale, una arretratezza di cultura organizzativa, e dovessero quindi essere guidati e orientati da una élite territoriale più avveduta; l’Anm auspica oggi che la neoistituita Commissione – nel rispetto delle competenze del Csm – valorizzi le buone prassi e le soluzioni organizzative che proprio negli uffici giudiziari meridionali sono state elaborate e sperimentate e che hanno consentito, in uno con lo straordinario impegno dei magistrati e di tutto il personale giudiziario, di fronteggiare la cronica carenza di risorse, tutto ciò anche in considerazione delle nuove risorse legate ai fondi europei del Recovery Fund.