Azienda fallita, lavoratori senza stipendi. Scoppia la protesta a Scai Autolinee
Il clima è incandescente. Senza stipendio di aprile, scoppia la protesta delle maestranze della Scai Autolinee a Castel San Giorgio, società lombarda di trasporto pubblico con sede secondaria proprio nella cittadina dell’Agro.
Nei giorni scorsi (il 18 maggio), i sindacalisti di categoria sono venuti a conoscenza della sentenza di fallimento della società e in quel frangente hanno preso atto del ritardo dei pagamenti ai lavoratori della retribuzione di aprile, nonché delle difficoltà gestionali che si stanno verificando ogni giorno nel regolare espletamento dei servizi: le parti sociali hanno quindi chiesto un incontro per valutare le opportune soluzioni che garantiscano il diritto alla mobilità dell’utenza e che tutelino soprattutto la dignità sociale dei lavoratori. Così, ieri mattina, è scattata la protesta davanti al deposito dell’ex Buonotourist.
“Lo stato di incertezza e di ansia che stanno vivendo i dipendenti potrebbe provocare un malessere con conseguenti manifestazioni spontanee del tutto incontrollabili, in un contesto sociale già provato dall’emergenza sanitaria”, ha detto Ezio Monetta, coordinatore regionale del comparto Trasporto Pubblico della Fit Cisl, presente al sit-in con i colleghi di Faisa, Ugl, Cgil e Uil. Alla società Scai erano stati affidati con fitto ramo aziendale i servizi di trasporto pubblico locale della società Autolinee Buonotourist. Inoltre i sindacati ritengono opportuno che l’Ente Gestore dei servizi e degli affidamenti, cioè la Giunta regionale della Campania, intervenga a garanzia dei servizi offerti alla collettività e delle maestranze impiegate.