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Tiziana Nigro: da giorni, mia madre è in attesa di una visita

Nel tentativo di inserire un PIC per l’infusione di chemioterapia, una donna di Salerno sviluppa una sepsi, svelando le criticità del sistema sanitario pubblico. La figlia, Tiziana Nigro, tramite i social media, lancia un accorato appello riguardo alla situazione attuale della sanità. “Siamo esseri umani, non oggetti sacrificabili”, denuncia Tiziana, sottolineando il silenzio mantenuto di fronte ai rischi.

Dopo il fallimento del tentativo di inserimento del PIC, la donna sviluppa una grave sepsi, complicando ulteriormente la situazione. Nonostante le evidenti condizioni critiche, il personale del 118 non considera necessario il trasporto in ospedale, attribuendo tutto agli effetti collaterali della chemio. Solo grazie alla determinazione di Tiziana, la madre viene portata in ospedale, evitando un tragico epilogo.

Il reparto di infettivologia dove viene ricoverata la madre di Tiziana si rivela impreparato a gestire un paziente con stomia, mettendo in luce le carenze del sistema sanitario. Dopo la dimissione, un nuovo ricovero diventa necessario a causa dell’infezione persistente. La madre subisce un ictus durante il ricovero, aggravando ulteriormente la sua condizione.

La famiglia attende disperatamente il trasferimento in un reparto più idoneo, ma le richieste rimangono insoddisfatte. La madre ha bisogno di cure e riabilitazione per recuperare un minimo di dignità umana. Tiziana annuncia la presentazione di una denuncia formale, evidenziando le criticità del sistema sanitario campano e lodando gli operatori sanitari che, nonostante le risorse limitate, si impegnano al massimo per garantire assistenza ai pazienti.

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