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Viaggi tra narrazioni e riflessioni nei borghi d’Irpinia

Il festival “Intrecci” porterà itinerari narrativi e filosofici nei borghi di Sant’Angelo all’Esca, Chiusano Di San Domenico, Luogosano e Taurasi, programmati per il 30 settembre, il 1° e l’8 ottobre nel cuore dell’Irpinia. Si tratta di tre giornate di incontri con filosofi e letterati che affronteranno le questioni filosofiche e i temi del dibattito contemporaneo.

L’obiettivo del festival è ridurre la distanza tra i linguaggi specialistici e il linguaggio quotidiano, promuovendo la riflessione sull’attualità. Il progetto si concentra sulla cultura locale, cercando di recuperare le radici, il senso di appartenenza e la comunità. Il festival abbraccia diversi linguaggi comunicativi, tra cui quello filosofico, particolarmente adatto a riflettere sul qui e sull’Altrove.

“Intrecci” vuole anche mettere in mostra le eccellenze del territorio attraverso itinerari culturali, enogastronomici e narrativi. Il festival si aprirà a Sant’Angelo all’Esca il 30 settembre con lectio dedicate a temi filosofici. Il 1 ottobre a Chiusano Di San Domenico saranno presentate altre lectio su questioni identitarie e bellezza. Infine, l’8 ottobre a Luogosano e Taurasi si affronteranno temi legati all’identità e alle sfide contemporanee.

Il festival si concluderà con la partecipazione dell’Assessore al Turismo della Regione Campania, prof. Felice Casucci, a Taurasi.

All’interno del festival, ci sarà anche una rassegna fotografico/narrativa chiamata “Memoria è Radici”, che racconterà la storia di un emigrato irpino negli Stati Uniti negli anni ’30. Questo progetto rientra in un più ampio piano per promuovere il turismo di ritorno degli italiani emigrati nel mondo.

L’obiettivo è di richiamare i discendenti degli emigrati italiani, rafforzando il legame con le proprie radici e creando sinergie tra pubblico e privato per favorire la ripresa del turismo attraverso la narrazione dei luoghi e delle persone.

“Il festival rappresenta il brand Irpinia e celebra la cultura, la musica e l’enogastronomia, con un focus sulle eccellenze locali come il vino Taurasi. Si tratta di un viaggio emozionale e culturale attraverso i borghi dell’Irpinia, che sono ricchi di storia e bellezza”, spiegano gli organizzatori.

Il festival prende ispirazione dagli scritti di Paolo Raffaele Troiano, un filosofo nativo di Sant’Angelo all’Esca, e si propone di riprendere un sentiero interrotto, unendo filosofia, territorio e comunità per dare nuova vita a luoghi straordinari. Il festival è sostenuto da diverse istituzioni e dedicato alla memoria di due figure importanti, Francesco Saverio Festa e Mario Penta.

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