Irpinia, la lista “Fico Presidente” respinta: scatta il ricorso amministrativo

La lista provinciale “Fico Presidente” della provincia di Avellino, a sostegno del candidato Governatore del centrosinistra, è stata bloccata dalla Commissione elettorale a causa di un numero eccessivo di firme presentate a corredo della candidatura. L’irregolarità formale ha determinato una sospensione dell’ammissione, mettendo a rischio la partecipazione del gruppo alle prossime elezioni regionali in Campania.
Restano dunque in bilico le candidature degli irpini Maria Laura Amendola, Luigi Famiglietti, Franco Fiordellisi e Silvana Acierno, in attesa della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), presso cui verrà depositato a breve un ricorso per chiedere il reintegro della lista.
Secondo quanto previsto dalla legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dalle successive modifiche relative alla presentazione delle liste elettorali regionali, ciascuna lista deve essere accompagnata da un numero minimo e massimo di sottoscrizioni da parte di elettori residenti nella circoscrizione provinciale di riferimento.
In particolare, la normativa stabilisce che le firme valide devono essere:
- non meno di 750 e non più di 1.100 per province con popolazione fino a 100.000 abitanti;
- tra 1.000 e 1.500 per province tra 100.000 e 500.000 abitanti;
- tra 1.750 e 2.500 per province tra 500.000 e 1.000.000 di abitanti;
- tra 2.000 e 3.000 per province oltre il milione di abitanti.
Il superamento del limite massimo consentito, come nel caso della lista irpina, comporta l’esclusione automatica in sede di verifica preliminare. Tuttavia, i promotori confidano nel ricorso al TAR per ottenere la riammissione della lista, sostenendo che si tratti di un vizio formale sanabile e non tale da compromettere la validità complessiva della candidatura.



