Sentenze pilotate, svolta in Cassazione per il giudice di pace
Svolta in Cassazione per il giudice di Pace di Sessa Aurunca Umberto Della Rocca, arrestato a giugno nell’ambito di un’inchiesta su presunte ‘sentenze pilotate’ in cambio di regalie. La Suprema Corte ha accolto il ricorso proposto dai difensori del giudice, gli avvocati Alberto Martucci e Remo Pannain, annullando – senza rinvio – l’Ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma che aveva confermato l’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari.
Nella loro impugnazione i legali avevano lamentato sia la carenza dei gravi indizi di colpevolezza per mancanza di riscontri alla parola del principale accusatore Bosco Domenico, il cancelliere pure coinvolto e poi diventato la ‘gola profonda’ dell’indagine, sia la mancanza di esigenze cautelari. In attesa delle motivazioni quel che è certo è il fatto che la Corte romana ha dato ragione ai legali di Della Rocca disponendo la sua immediata scarcerazione.
L’indagine partì circa un anno fa a seguito di denuncia di alcuni dipendenti dell’ufficio del giudice di pace sessano ed avvocati insospettiti dal fatto che tale ufficio fosse un’isola felice solo per alcuni legali e relativi procedimenti. Con l’ausilio di intercettazioni e riscontri tecnici gli uomini della Benemerita di Sessa Aurunca hanno scoperto il meccanismo illecito. Gli indagati sono accusati corruzione in atti giudiziari aggravata e continuata.