Crimini contro l’ambiente: Avellino tra le province più colpite, due casi al giorno.

Crimini ambientali in Irpinia: Avellino sesta in Italia per reati ecologici
Secondo il Rapporto Ecomafie 2025 di Legambiente, nella provincia di Avellino si registrano in media due reati ambientali al giorno. Nonostante ciò, l’Irpinia perde terreno rispetto agli anni precedenti, scendendo dal secondo al sesto posto nella classifica nazionale delle province con il maggior numero di crimini ambientali, con 906 infrazioni accertate.
In testa alla graduatoria rimane la provincia di Napoli con 2.313 reati, seguita da Bari (1.526), Salerno (1.321), Roma (1.021) e Cosenza (963). Entrano tra le prime dieci anche Genova (ottava con 723 reati) e Ancona (decima con 704). A livello nazionale, si nota una diffusione sempre più capillare dell’illegalità ambientale, non più confinata esclusivamente al Sud.
Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, evidenzia la crescente pressione criminale sulle regioni meridionali, accompagnata da una presenza significativa delle mafie anche nel settore degli appalti pubblici. Fontana sottolinea la necessità di rafforzare gli strumenti di contrasto agli ecoreati, con particolare attenzione al mercato dei pesticidi illegali, all’abusivismo edilizio e al potenziamento dei controlli ambientali su scala nazionale.
Il rapporto include anche una classifica delle inchieste sulla corruzione ambientale: il 46,6% riguarda le regioni a presenza mafiosa. La Campania è in testa con 17 indagini, seguita da Lombardia (16), Puglia (10), Sicilia e Lazio (8), e Calabria (6). La Puglia guida invece la classifica degli arresti (96), seguita da Campania (77) e Lombardia (61). Dal 2010 sono state avviate 1.560 inchieste, con oltre 9.000 arresti e 12.000 persone denunciate.



