Dietro ogni sirena, una storia: Francesco De Stasio, l’avvocato che sale in ambulanza per salvare vite

Francesco De Stasio, volto storico dell’emergenza a Benevento, ha scelto di dedicare la sua vita al soccorso. Laureato in giurisprudenza, avrebbe potuto intraprendere una carriera forense, ma fin da ragazzo sentiva il richiamo delle ambulanze. A 16 anni, grazie allo zio volontario nella Misericordia di Benevento, ha iniziato un percorso che non ha più abbandonato. Oggi è professionista del 118, punto di riferimento per la formazione sanitaria e anima instancabile del volontariato nel Sannio.
Nel corso della sua carriera ha vissuto interventi indimenticabili, dal dolore di perdere un ragazzo conosciuto durante un soccorso, alle calamità di Sarno, L’Aquila e Benevento, dove il fango e la paura hanno lasciato segni indelebili. Per lui, dietro ogni sirena c’è una storia, e l’umanità è il filo che tiene insieme ogni intervento. Non si considera un eroe: per lui lo è chiunque si ferma ad aiutare, chi impara a usare un defibrillatore, chi non si tira indietro davanti all’emergenza.
Critico verso le carenze del sistema sanitario — dalla mancanza di medici ai punti di primo intervento insufficienti — chiede fiducia verso chi opera in prima linea. Durante la pandemia, ammette di aver provato paura, ma la considera una compagna preziosa, capace di mantenere lucidità e attenzione.
Oggi, oltre al lavoro in ambulanza, è responsabile della formazione a Benevento e provincia. Crede fermamente che l’educazione al primo soccorso debba iniziare dalle scuole elementari: il defibrillatore, spiega, è uno strumento semplice e sicuro se usato correttamente.
Dopo trent’anni di servizio, porta con sé legami profondi nati durante gli interventi, amicizie che definisce fraterne. La lezione più grande appresa? L’empatia. E la certezza che nulla è impossibile. Dietro le luci blu, c’è sempre un cuore che batte — pronto a tendere una mano, come fa Francesco, per non lasciarti andare.



