Cei, da Benevento mons. Russo: aree interne possono essere polmone Paese
“Non si può immaginare una duratura ed equilibrata ripresa del Paese se oltre 13 milioni di abitanti si ritrovano in una condizione di marginalità territoriale che talvolta incide sullo stesso godimento dei diritti di cittadinanza. Ancora una volta appare in tutta chiarezza che il Paese non crescerà se non insieme. E la questione delle ‘Aree interne’ – come la stessa pandemia ha fatto emergere soprattutto in alcuni frangenti – può rappresentare uno stimolo a ripensare i modelli del nostro vivere associato e comunitario non soltanto nelle zone direttamente interessate ma anche su un piano più generale”.
Lo ha detto il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), monsignor Stefano Russo, intervenendo all’apertura dell’appuntamento sulle aree interne, promosso ed organizzato dal’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, ed al quale hanno preso parte vescovi di dieci regioni. “Il cambiamento in atto, sollecitato anche dalla pandemia, – ha detto ancora Russo – può disegnare un nuovo modello di sviluppo in cui le ‘Aree interne’ possono diventare il polmone del Paese. Di certo, ne guadagneremo in stili di vita più consoni alla persona umana. Papa Francesco, nella Laudato si’, ci ricorda che «quando siamo capaci di superare l’individualismo, si può effettivamente produrre uno stile di vita alternativo e diventa possibile un cambiamento rilevante nella società». Si tratta di passare dall’io al noi, di sentirsi corpo oltre che singole membra. La saggezza popolare africana sintetizza questo cambiamento di prospettiva nel proverbio: ‘se vuoi andare veloce, corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno’. Perché non si cresce se non insieme… Il cammino sinodale, che abbiamo avviato, è uno stimolo in più per cogliere tutte queste istanze”.