D’Esposito, circolo Mandela: «Non si può morire a 15 anni. Ora tolleranza zero e più forze dell’ordine in strada»
»Un ragazzo di appena 15 anni ucciso con ferocia a colpi di pistola, due notti fa al Corso Umberto, a Napoli, è un episodio che lascia atterriti. Si è giunti al punto di non ritorno nel quale la criminalità decide di “giustiziare” un ragazzo poco più che adolescente. È l’ultimo tragico avvenimento di violenza inaudita che ha insanguinato una città, che purtroppo ha ripreso a sparare.
Mario D’Esposito, presidente del circolo Nelson Mandela, che opera in Via Carbonara, non lontano dal Corso Umberto, esprime sdegno e scoramento per l’ennesimo fatto tragico. «In questa città non è ripreso solo a sparare, ma è sempre più evidente anche la litigiosità sociale che sfocia nell’aggressività fisica e nella violenza verbale. Tutto questo accade in un momento storico di grande crescita turistica di Napoli grazie al lavoro delle istituzioni in concorso con le forze produttive, il terzo settore, le scuole e le parrocchie. Ma purtroppo non basta, ci vuole altro».
D’Esposito manifesta tutti i suoi timori per l’incolumità dei residenti del quartiere e la sua amarezza per gli sforzi prodotti in ambito sociale, ma resi vani dalla spietatezza di tali avvenimenti.
«L’insicurezza dei noi residenti del centro storico cresce ogni giorno così come i timori per i nostri figli e i nostri cari. Occorre un rigido rispetto delle regole partendo da un sensibile abbassamento della soglia di tolleranza. Napoli è una città dove l’illegalità viene giustificata in alcuni casi con il cosiddetto “quieto vivere”, ma non si può andare avanti così. Abbiamo bisogno di più agenti delle forze dell’ordine in strada, e un migliore coordinamento tra loro al fine di promuovere una strategia che non sia solo propaganda ma che si riveli duratura nel tempo ed efficace. Lo Stato non deve solo far percepire la sua presenza, ma deve farla sentire concretamente, soprattutto alle persone perbene, che sono la maggioranza silenziosa di Napoli. Noi che facciamo politica di prossimità in favore di famiglie bisognose e persone fragili sappiamo che oltre all’abnegazione di tanti volontari occorre la presenza delle istituzioni».
«L’andamento positivo dei flussi turistici è incoraggiante – conclude il presidente del Circolo Nelson Mandela – ma se non si ferma questa spirale di violenza e di sopraffazione si corre seriamente il rischio di disperdere per sempre gli effetti di questa rinascita economica di Napoli.