Maradona: la maglia del gol del secolo a casa dell’arbitro tunisino Bennaceur
L’Argentina celebra i 35 anni del “gol del secolo” di Diego Armando Maradona ed il Clarin, nell’edizione di oggi, pubblica uno speciale dal titolo “Anatomia del gol più grande del mondo”. Video, il racconto di quell’Argentina-Inghilterra che ha fatto la storia e interviste ai protagonisti. Tra queste quella all’arbitro Ali Bennaceur: era lui il direttore di gara e non vide la mano de Dios. Da quell’errore Bennaceur di Maradona è diventato amico. Ne è nata una frequentazione durata fino alla fine.
Il tunisino, che oggi ha 77 anni, ha raccontato che la maglia di quella sera oggi è in casa di suo figlio. Gliela portò Diego in Tunisia sei anni fa. “Quando ho saputo della sua morte ho pianto molto – ha raccontato Bennaceur al Clarin – Ho perso una persona molto cara, soprattutto per le sue qualità umane. Mi sarebbe piaciuto andare alla veglia funebre, ma un viaggio così lungo, alla mia età, non so se lo avrei sopportato”. Bennaceur, ingegnere informatico, faceva l’arbitro per hobby.
“Quando ero giovane vidi Argentina-Inghilterra nel 1966 e mi dissi che doveva essere difficile dirigere una partita come quella. Vent’anni dopo ne ho avuto una più complicata. Era l’ultimo dei quarti di finale e si erano qualificate solo squadre europee. Non solo l’Argentina ha battuto l’Europa, ma Maradona ha battuto l’Europa da solo. In Messico eravamo 42 arbitri e non c’erano guardalinee. Io stesso ho fatto alcune partite come assistente. La FIFA aveva dato istruzioni molto chiare. Bisognava dare la priorità a chi era nella posizione migliore per vedere. Io tornai verso la metà del campo tenendo d’occhio il mio guardalinee, Bogdan Dochev. Il bulgaro segnalò il gol e io seguendo le istruzioni l’ho convalidato. Per me era buono”. Il secondo gol – racconta – c’è stato perché lui applicò la norma del vantaggio. “In tre occasioni molto chiare gli inglesi provarono a fermare Diego con un fallo, lasciai correre e arrivò il gol più bello nella storia della Coppa del Mondo”.