Danilo Iervolino, il presidente della Salernitana sotto inchiesta per reati di corruzione
Danilo Iervolino, ex proprietario dell’università telematica Pegaso e attuale presidente della Salernitana, è oggetto di un’indagine per corruzione insieme ad altre sei persone. Secondo quanto riportato da Il Mattino, il suo nome è emerso in un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza a Napoli.
Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, coinvolto in un’indagine per corruzione
Oltre a Iervolino, tra coloro sotto indagine a Napoli figurano il segretario generale del sindacato Cisal, Francesco Cavallaro, il segretario generale del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, e Fabia D’Andrea, che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro.
L’indagine della Guardia di Finanza riguarda presunte attività di corruzione tese a ottenere un parere favorevole, precedentemente negato dal ministero, riguardo alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal, pur mantenendo i relativi benefici economici e patrimoniali.
Richiesta di processo per gli indagati
L’ufficio inquirente di Napoli ha avanzato la richiesta di processo per tutti gli indagati, tra cui figura anche Mario Miele, presidente del consiglio di amministrazione della società “Centro autorizzato di assistenza fiscale Cisal srl,” ex membro del consiglio di amministrazione dell’Università Mercatorum e attuale dirigente della US Salernitana. Altri indagati sono Francesco Fimmanò, sospettato di aver svolto un ruolo di mediatore, e Antonio Rossi, figlio del segretario generale del ministero del Lavoro. L’udienza preliminare riguardante le richieste di processo è stata programmata per il 24 novembre prossimo.
Risposta dell’avvocato Diddi
L’avvocato Alessandro Diddi, rappresentante legale di Concetta Ferrari, ha commentato la notizia affermando: “Prendiamo atto della diffusione di questa notizia, tardiva e non casuale. Peccato che siano già state avanzate misure cautelari per gli indagati, tutte respinte sia dal giudice delle indagini preliminari che dal Tribunale delle Libertà di Napoli.”
Dettagli sulle misure cautelari
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha già attuato un sequestro preventivo nei confronti del figlio di Concetta Ferrari, riguardante un importo superiore a 68.000 euro, corrispondente ai compensi netti da professore percepiti presso la Pegaso dal 1° aprile 2019 al 10 giugno 2022.
L’iscrizione nel registro degli indagati risale a oltre un anno fa, e secondo gli inquirenti, Cavallaro avrebbe offerto favori a Ferrari e D’Andrea in cambio di sostegno per la sua organizzazione sindacale. Tra questi favori figurano una vacanza a Tropea per la Ferrari e il marito, il noleggio di una barca e di un’auto, oltre a una borsa e cravatte di lusso.
Università Pegaso: nota sulla vicenda
L’Università Pegaso ha dichiarato che la vicenda di presunta corruzione, che coinvolge anche il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, è precedente all’attuale gestione dell’ateneo. L’istituzione ha fornito piena collaborazione alla Procura, che ha considerato l’Università Pegaso come parte lesa e si riserva di agire legalmente per tutelare i propri interessi in ogni sede opportuna.