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Brindisi finale a ‘Un’estate da re’ con la lirica di Placido Domingo e Il Volo

Il cortile della Reggia di Caserta si è trasformato in un grande teatro mondiale per la chiusura dell’VIII edizione di ‘Un’estate da re’, un evento culturale di grande interesse. Il protagonista della serata è stato Placido Domingo, celebre tenore, baritono, pianista e direttore d’orchestra noto a livello internazionale, che ha contribuito a lanciare il fenomeno lirico dei tre tenori insieme a Carreras e Pavarotti negli anni ’90.

Con la sua voce pastosa e affascinante, Domingo ha presentato una variegata selezione di brani lirici, concedendo spazio anche al nuovo trio lirico-pop de Il Volo. Il suo ricco repertorio tedesco e italiano ha entusiasmato il pubblico, con l’aggiunta dell’apprezzata partecipazione della voce sopranile di Daria Rybak.

Alla manifestazione hanno partecipato istituzioni di Scabec e della Regione Campania, che hanno sottolineato l’importanza di questo evento culturale per la città di Caserta. L’Opera, con la sua storia e il suo bel canto, ha brillato in questa estate grazie alla moderna interpretazione del trio Il Volo. Domingo, più baritono che tenore, vanta il primato di aver interpretato ben 130 ruoli diversi tra opere liriche, musical e zarzuela, portando la musica dei grandi compositori anche in televisione. La sua versatilità ha donato un tocco speciale alla serata conclusiva di ‘Un’estate da re’, in particolare grazie alla sinergia raggiunta con i colleghi sul palco e soprattutto con l’egregia Orchestra Verdi di Salerno, diretta dal Maestro Marcello Rota.

Lo spettacolo di Domingo, che presto sarà replicato all’Arena di Verona, è stata un’affascinante passeggiata nel patrimonio musicale partenopeo ed italiano, dove il tenore spagnolo si è distinto per la sua affinità vocale, specialmente con il repertorio di Puccini.

Dopo tre anni, Domingo è tornato a Caserta, partecipando alla quinta edizione della Kermesse, dimostrando ancora una volta tutta la sua signorilità sia come artista che come uomo. La lirica ha mostrato il suo potere di elevare lo spirito del musicista e dell’ascoltatore, modulando le attitudini in un’ottica affabile e democratica.

Il repertorio lirico presentato ieri sera a Caserta, con opere di Verdi, Puccini, Leoncavallo, Franz Léhar, Johann Strauss, Pietro Mascagni, Georges Bizet, e anche brani di Pablo Sorozàbal, Ernesto De Curtis, Eduardo di Capua, Paul Anka e Leonard Bernstein, ha dimostrato ancora una volta come la buona musica sia sempre in grado di tracciare la strada per il successo e il successo di una carriera, di una manifestazione artistica, e di una vita.

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