Campania, l’assessore regionale Nicola Caputo pescatore per un giorno
Con la consegna di una targa di benvenuto all’assessore regionale Agricoltura e Pesca, Nicola Caputo, da parte del comandante Unci Agroalimentare, Flag Miglio d’Oro e Capitaneria di Porto hanno mostrato all’esponente della Regione Campania della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, Vittorio Giovannone, ha avuto inizio la giornata d’incontro tra organi amministrativi dedicati al mare e Regione Campania.
All’evento, organizzato da Unci Agroalimentare, hanno partecipato anche il sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto, il consigliere comunale di Portici Ernandes Riccardo e Gabriele Melluso di Assoutenti Campania.
Accompagnato da Gennaro Scognamiglio, presidente Unione Nazionale delle Cooperative Italiane dell’Agroalimentare, l’assessore Caputo ha potuto toccare con mano i risultati delle diverse strategie di mantenimento dell’area portuale che si stanno mettendo in campo a supporto della filiera pesca. Con l’obiettivo di una pesca ad impatto zero ed ecosostenibile grazie ad innovativi sistemi di cattura.
Infatti, è recente il riconoscimento ufficiale del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali dell’Organizzazione Produttori Mytilus Campaniae costituita da un gruppo di storici produttori della zona flegrea. I principali obiettivi dell’Op Mytilus sono lo sviluppo di un acquacoltura sostenibile e il miglioramento della qualità e della sicurezza alimentare dei prodotti allevati in Campania.
I pescatori della Cooperativa Lele del consorzio Miglio d’Oro, coordinati dal presidente Edoardo Marino, hanno coinvolto l’assessore Caputo in una battuta di pesca con il sistema bilancia: la rete, di solito quadrata, è tenuta agli angoli da cime legate ad un palo che, tramite un contrappeso, può salire e scendere. Queste reti vengono calate e issate solo al transito del pesce.
Ciò fa sì che vi accedano anche rifiuti, come una busta di plastica che lo stesso assessore Caputo ha avuto cura di recuperare, oppure splendide stelle marine come quella catturata e prontamente rilasciata di nuovo in mare per poterle permettere di continuare a vivere nel suo habitat naturale.