Capaccio. Sentenza su appalto per cimitero: condanne per Ragni e Ciuccio
Due ex amministratori comunali, Nicola Ragni e Roberto Ciuccio, sono stati condannati per il caso degli appalti al cimitero di Capaccio Capoluogo. Ragni è stato condannato a 2 anni e 2 mesi, mentre Ciuccio a 2 anni e 8 mesi. Entrambi ricoprivano ruoli di rilievo al momento dei fatti, rispettivamente vicesindaco e consigliere di maggioranza. La sentenza è stata emessa dalla seconda Sezione penale del Tribunale di Salerno, presieduta da Lucia Casale. L’architetto Rodolfo Sabelli è stato assolto perché il fatto non sussiste, così come gli imprenditori Paolo e Giacomo Caterino, Rossella Marino e l’ingegnere Arturo Noviello. Il reato di corruzione è stato dichiarato prescritto per Giacomo Caterino e Gerardo Gaudiano. Sabelli, responsabile del III Settore del Comune di Capaccio Paestum, è stato sottoposto ad obbligo di dimora per accuse di rifiuto di atti d’ufficio e abuso d’ufficio. Ragni è stato posto agli arresti domiciliari per induzione indebita a dare o promettere utilità, così come Ciuccio, anche se quest’ultimo non è stato sottoposto a misure cautelari. Entrambi si sono dichiarati innocenti e i loro legali hanno annunciato ricorso in Appello in attesa delle motivazioni della sentenza. Le richieste di condanna erano state di 2 anni per Sabelli e 5 anni per Ragni e Ciuccio. Durante le indagini preliminari, l’ex consigliere comunale Leopoldo Marandino è stato scagionato da ogni accusa. Gli episodi contestati risalgono al 2015 e riguardano i lavori di ampliamento del cimitero comunale di Capaccio Capoluogo. Le indagini hanno rivelato legami con la criminalità organizzata, in particolare con il clan dei Casalesi. A seguito delle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale di Salerno, otto persone sono state rinviare a giudizio.