Luciano Spalletti, insignito del premio di Miglior Allenatore della scorsa stagione al Gran Galà del Calcio per la sua leadership nel trionfo dello scudetto con il Napoli, ha recentemente rilasciato un’intervista a Sky Sport, condividendo le sue esperienze durante la permanenza a Napoli.
Il tecnico di Certaldo ha esaltato l’esperienza a Napoli, descrivendo la squadra come estremamente collaborativa e sottolineando la bellezza di vederli uniti nello spogliatoio. Ha modestamente attribuito il successo alla comprensione da parte dei giocatori di chi dovevano vincere, trasformando la squadra non solo in un gruppo di calciatori, ma in una squadra di veri uomini.
Spalletti ha evidenziato il ruolo motivazionale di ADL nell’obiettivo di vincere e ha condiviso il sentimento di amore per la città percepito durante le passeggiate. Ha espresso la sua dedizione al calcio, riconoscendo il Napoli come una “cicatrice bellissima sulla sua pelle” e ha rivelato la gioia di trovarsi ora a guidare la Nazionale, definendola un paradiso.
Parlando dei singoli giocatori, ha elogiato Giacomo Raspadori come un ragazzo eccezionale, rivelando che chiedeva il permesso di arrivare più tardi agli allenamenti a causa degli esami universitari. Sul calciatore coreano Kim, Spalletti ha raccontato la comunicazione limitata in italiano, sottolineando la magnificenza del ragazzo nel campo esecutivo.
Rispetto al gioiellino Kvaratskhelia, il tecnico ha previsto un incredibile margine di crescita e ha condiviso aneddoti suggeriti da Di Lorenzo durante gli allenamenti. Ha anche rivelato l’amicizia fuori dal campo tra Osimhen e Kvaratskhelia, attribuendola a un fattore di aiuto nello sviluppo della squadra.
Infine, ha sottolineato il suo profondo coinvolgimento nel calcio, ammettendo notti insonni dedicate alla passione per il pallone.