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La Verità dietro la Morte di una Madre dopo il Ricovero al Ruggi

Patrizia Santoro, residente nella zona orientale di Salerno, esprime disperazione e richiede giustizia per la madre, vittima di presunta malasanità presso il pronto soccorso dell’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona. La storia inizia ad ottobre con il ricovero della madre di Patrizia per un edema polmonare, durato tre giorni al pronto soccorso. Patrizia denuncia il trattamento disumano: sua madre veniva legata mani e piedi, non cambiata né alimentata durante il ricovero.

Dopo il trasferimento al reparto di pneumologia, la situazione peggiora. Una broncoscopia rivela un dente nei polmoni, ma la diagnosi cambia rapidamente. La madre di Patrizia si trova con il braccio gonfio a causa di un lavaggio non notato dal personale infermieristico. Lunghe attese e disagi caratterizzano il percorso della donna anziana, che si sottopone a un totalbody il 23 ottobre.

Il 26 ottobre, il ricovero diventa necessario nuovamente a causa di sangue nel catetere. Inaspettatamente, la madre di Patrizia risulta positiva al COVID-19, nonostante i test negativi della famiglia. Trasferita al reparto Malattie Infettive, la donna muore a casa il giorno successivo, suscitando interrogativi sulla gestione medica. Patrizia, ora privata della madre, cerca giustizia e ha rivolto la sua causa al Tribunale per i Diritti del Malato, cercando la verità sulla morte della madre. La famiglia Santoro vive il dolore e la disperazione per la perdita e chiede giustizia per quanto accaduto nel corso delle settimane infernali vissute dalla madre.

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