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“Synaesteth-X”: a Palazzo Reale la mostra sensoriale dedicata alle “mille e una donna” sempre più vittime di femminicidio

Rigirarsi tra le mani il figurino di una Barbie, simbolo dell’emancipazione adolescenziale degli anni ’60, e trarne un calco, come solo un artista visionario sa fare, per dar vita a un incredibile caleidoscopio di forme e di pose femminili tra l’etereo e il materico per descrivere la donna nelle sue molte anime fino all’ultimo giorno di vita. Una vita, in molti casi, abbreviata da violenze e maltrattamenti come la stessa Barbie, diventata nel frattempo icona perversa di bellezza artefatta, può testimoniare. La donna, dalla nascita alla maternità e fino ai sempre più frequenti casi di femminicidio, scatena grida di dolore e di ribellione che quasi magicamente prendono forma attraverso alcuni elementi naturali come la sabbia o l’acqua. Ecco, in sintesi, l’originale proposta artistica di “Synaesteth-X” la mostra di Paolo Iammarrone, Vincenzo Fiorillo e Ivo Parlati, ospitata nella sala “Causa” del Museo del Real Bosco di Capodimonte nell’ambito del Campania Teatro Festival.



“Synaesteth-x” è un percorso sensoriale dove l’immagine e il suono si mescolano per dar vita a un’esperienza coinvolgente grazie a un processo sinestetico. Il percorso si snoda attraversando tre ambienti, che potremmo definire fluido, dorato e nero, nei quali, avvolti dalle note del “Miserere Mei Deus” di Leonardo Leo e da vari profumi diffusi, i visitatori potranno contemplare i quadri di Iammarrone, suggestive figure femminili che emergono dalle pareti. L’immagine che l’artista sceglie di raccontare è quella della donna, reinterpretata attraverso una chiave di lettura estremamente personale, a tratti liberatoria, di rivalsa. Ma soprattutto di devozione per l’universo femminile. Tuttavia, non manca l’atto forte di denuncia del femminicidio che provoca un’intensa risposta emotiva da parte dello spettatore che, spostandosi poi nelle stanze successive, assisterà a un processo di destrutturazione e ricostruzione delle figure femminili fino al grande pannello con centinaia di donne uccise, cristallizzate nell’ultimo, disperato, gesto di aiuto.
La vicenda terrena della donna, bambina, adolescente mestruata, madre di vita e donna-Madonna fino alle reiterate violazioni della sua dignità, scatena profonde reazioni emotive, che prendono corpo attraverso una videoinstallazione musicale curata da Fiorillo e accompagnata dalle musiche composte in collaborazione con il musicista Ivo Parlati. L’immagine della donna viene infatti ripresentata in forma sonora e si potrà assistere, attraverso la rappresentazione video degli esperimenti dello scienziato Ernst Chladni, alla creazione di nuove figure, scaturite appunto dalla reazione dei due musicisti contemplando i quadri. (g. p.)
La mostra sarà visitabile fino all’11 luglio, dal giovedì alla domenica dalle ore 16,30 alle 19,30. L’ingresso è gratuito. Nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, l’ingresso sarà garantito solo previa prenotazione. È online il sito “campaniateatrofestival.it” con le informazioni sulla mostra e le pagine utili per prenotare.

Paolo Iammarone nasce a Foggia nel 1988. Attratto dal disegno fin da piccolo, si stupisce presto del fatto che i suoi coetanei non sapessero disegnare. Crescendo capisce che disegnare non è una cosa comune e continua di tanto in tanto a ricopiare disegni sui banchi di scuola. Figlio di un padre tuttofare, eredita da lui una buona manualità che gli consente di avvicinarsi per la prima volta in modo semiprofessionale al mondo dell’arte. Si iscrive al corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Foggia dove consegue la Laurea. Lavora intensamente sia per il teatro che per il cinema senza tuttavia tralasciare al di fuori dell’accademia il confronto con altri artisti e la sperimentazione materica nel campo pittorico. Racconta il presente in modo essenziale e diretto. Le sue opere, anche se concettuali, arrivano allo spettatore senza troppi filtri. Adesso vive e opera a Napoli.
Vincenzo Fiorillo nasce a Napoli nel 1994. La presenza in casa di un piccolo organetto lo fa presto appassionare alla musica, ma nasconde la sua passione per anni. Sconfitta la timidezza, da adolescente si iscrive al Conservatorio di Napoli, dove studia pianoforte. In parallelo coltiva la passione per l’arte figurativa, germogliata quando, da piccolo, assisteva agli spettacoli di danza della sorella e apprezzava il connubio fra musica e scenografia. Nel 2020 si laurea in proprio in scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Lavora come scenografo a numerosi progetti teatrali e cinematografici.
Ivo Parlati: attivo sulla scena jazzistica fin dagli anni ’90, collabora sia dal vivo che in studio di registrazione con nomi di spicco del panorama italiano. Nel 2011 è in tour in Italia con i Tiromancino, attualmente dal vivo con Riccardo Sinigallia prendendo parte anche alla registrazione dell’ultimo lavoro “Ciao Cuore”. Realizza la musica per il cortometraggio “Slot“ e il film “Manuel” entrambi per la regia di Dario Albertini; per la regia di Nadia Baldi realizza le musiche degli spettacoli: “Rumore di Fondo” , “Settimo Senso”, “Autobus 2857” (docufilm sulla vita di Rosa Parks). Realizza le musiche per il film “Il sorriso di San Giovanni“ per la regia Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi. (Le fotografie sono di Sara Terracciano)

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