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Torre del Greco, successo per il Premio di Poesia Fratelli De Filippo. De Chiara: «Ora il salto di qualità»

Oltre cento composizioni inedite provenienti da varie città italiane, con tre vincitori nelle tre distinte sezioni: sono i numeri che evidenziano il successo della settima edizione del Premio di poesia Fratelli De Filippo, la rassegna promossa dall’associazione Bricolage, presieduta da Salvatore De Chiara, e dal Gruppo Gav di Napoli, la cui cerimonia conclusiva si è svolta sabato 13 aprile alla Casa Rossa di Torre del Greco.

Qui in tanti hanno voluto partecipare al momento di consegna dei riconoscimenti: una serata di festa che ha visto la partecipazione di tutti i protagonisti del premio, a cominciare dall’ideatore, Salvatore De Chiara: «Dopo alcuni anni di stop per le tristi vicende che ci hanno interessato – ha detto De Chiara – abbiamo deciso di riproporre il premio, ricordando così mia moglie Grazia Raia, che ci ha sempre spronato a portare avanti la rassegna».

L’idea di dar vita a un premio nazionale di poesia dedicato ai fratelli De Filippo prese corpo all’indomani della scomparsa di Eduardo, avvenuta nel 1984, del quale De Chiara era ed è un fervente ammiratore. «Eduardo è stato un gigante della drammaturgia ma – precisa De Chiara – mi sembrava doveroso omaggiare l’eredità artistica dei tre fratelli. Così dopo le prime edizioni, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, non senza difficoltà organizzative e carenza di sostegno, fu necessaria una lunga pausa di riflessione».

De Chiara, di acqua sotto i ponti ne è passata, ma questa edizione lungamente inseguita, ha finalmente rotto il tetto di cristallo dell’indifferenza e della dimensione localistica. Poesie da tutta Italia e anche dall’estero, l’attenzione dell’amministrazione comunale, della Regione Campania, del ministero della Cultura e una sfilata di artisti del teatro napoletano che hanno impreziosito la cerimonia di premiazione dei poeti. Possiamo dire che oggi il premio Fratelli De Filippo sia diventato un marchio?

«Penso di sì, è un marchio che dovremmo registrare. Fino a qualche anno fa non l’avrei mai immaginato. Sacrifici, determinazione e il mio personale sforzo economico per organizzare un’edizione che sfondasse il tetto di cristallo, come dice lei, hanno sortito i frutti sperati. Ringrazio naturalmente le istituzioni e la Fondazione De Filippo per il loro patrocinio morale e coloro che hanno voluto contribuire a vario titolo».

A coordinare la cerimonia Salvatore Perillo, uno dei componenti della giuria chiamata a giudicare le opere giunte nei mesi scorsi e composta anche da Massimo Abbate (presidente onorario e direttore artistico del Festival di Napoli), Maria Aurilia, Teresa Civitella, Leonarda Di Meo, Francesca Mari, Antonella Losapio, Adele Affinito, Giovanni D’Amiano, Giuseppe Picciano e Luigi Leone. I saluti istituzionali sono stati portati dal sindaco Luigi Mennella: «Si tratta di una manifestazione che pone l’accento sulla cultura e che dunque sposa le linee guida che stanno caratterizzando la nostra amministrazione. Anche per questo, sento di prendere l’impegno di supportare gli organizzatori per le prossime edizioni».

Ovviamente l’attenzione è stata catturata dai vincitori delle tre categorie: nella sezione in Lingua italiana, ad aggiudicarsi il successo è stato Faustio Marseglia, di Marano, con “La danza delle ombre”, che ha avuto la meglio su Floriano Barone di Torre del Greco che ha proposto “La cena dello scrittore” e Rosita D’Esposito di Sorrento con “La notte”. Nella categoria lingua napoletana a primeggiare è stato Luigi Esposito di Napoli con “Na furastèra”; piazze d’onore per Giuseppe Capone di Maiori con “Chiesetta antica” e Ilario Sanseverino di Acerra con “O fatto ‘e don Peppino”. Infine, nella sezione “Altri vernacoli” prima è risultata la poesia “Lu nostru suli iè la puisia” di Tania Galletta (Messina), che ha preceduto “Saman animu ribelli” di Antonio Barracato (Cefalù) e Cuntaggiu d’amuri di Grazia Dottore (Messina). Il premio speciale internazionale “Grazia Raia” è stato attribuito ad Amoureuse de l’amour di Ambre Castells di Montpellier (Francia), mentre il premio speciale “Luca De Filippo” è stato assegnato a Francesco Limite (Napoli) con “Io songo”. Premio speciale “Cetty Sommella” a Mani viola di Guido De Paola (San Vito Romano-Roma); premio speciale “Mario Scarpetta” è a “Passa, tutto passa” di Rosanna De Filippo (Sarno); premio speciale Mario Abbate a “Sognu ca matri mia” di Francesco Billeci (Borgetto); premio speciale “Cristina De Chiara” a “Quanno more na mamma” di Davide Ametrano (Torre del Greco).

De Chiara, il sindaco Mennella ha promesso che il premio entrerà nel novero delle manifestazioni del programma artistico torrese, una bella soddisfazione, non crede?

«Lo ringrazio per quel che potrà fare anche a nome dei tanti poeti che hanno partecipato al premio. L’anno prossimo organizzeremo la cerimonia su basi diverse, Torre del Greco resterà il cuore del premio, ma cercheremo di elevarne ulteriormente il livello affinché abbia maggiore risalto. Il Premio internazionale di poesia fratelli De Filippo è una realtà, ma certamente avremo bisogno di partner solidi».

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