Salerno, meno di una ventina di no vax in piazza contro il green pass
O sono cretini come le loro provocazioni (vedi Novara) o pericolosi (vedi Trieste) o ridicoli, quando in poche decine sfilano e manifestano contro qualcosa che sta consentendo all’umanità una progressiva normalità, nonostante loro.
Anche a Salerno, città virtuosa, dove l’87% della popolazione vaccinabile ha ricevuto la prima dose di vaccino anti-covid e il 78% la seconda dose, esiste una minoranza che continua la sua battaglia contro i vaccini. E così un gruppetto di no vax si è ritrovato nuovamente in piazza Portanova per spiegare ai passanti il perché del loro no al vaccino anti – covid. E di conseguenza anche no al green pass che dallo scorso 15 ottobre è diventato obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici e privati e non più solo per i sanitari ed i docenti.
In piazza Portanova erano poco meno di una ventina di persone, più qualche passante che si fermava ad ascoltare quello che dicevano per qualche minuto, prima di proseguire la propria passeggiata, al corso Vittorio Emanuele ed in via Mercanti che sono tornate ad essere affollate, soprattutto di bambini vestiti da diavoli, zucche, fantasmi e streghe alla ricerca di un dolcetto festeggiando con un giorno d’anticipo Halloween.
Mentre loro protestano, la scienza continua a lavorare per debellare il virus Sars-Cov-2. In particolare, i ricercatori stanno lavorando su:
- Vaccino a RNA: si tratta di una sequenza di RNA sintetizzata in laboratorio che, una volta iniettata nell’organismo umano, induce le cellule a produrre una proteina simile a quella verso cui si vuole indurre la risposta immunitaria (producendo anticorpi che, conseguentemente, saranno attivi contro il virus)
- Vaccino a DNA: il meccanismo è simile al vaccino a RNA. In questo caso viene introdotto un frammento di DNA sintetizzato in laboratorio in grado d’indurre le cellule a sintetizzare una proteina simile a quella verso cui si vuole indurre la risposta immunitaria
- Vaccino proteico: utilizzando la sequenza RNA del virus (in laboratorio), si sintetizzano proteine o frammenti di proteine del capside virale. Conseguentemente, iniettandole nell’organismo combinate con sostanze che esaltano la risposta immunitaria, si induce la risposta anticorpale da parte dell’individuo
- Vaccino virale inattivato: prodotto coltivando il virus in colture cellulari e inattivandolo chimicamente
- Vaccino a vettore virale: basato su un virus esistente (generalmente un adenovirus incompetente per la replicazione) che trasporta la sequenza del codice genetico che codifica per la proteina spike
- Vaccino vivo attenuato: prodotto generando una versione geneticamente indebolita del virus che si replica in misura limitata, non causando la malattia, ma inducendo una risposta immunitaria simile a quella indotta dall’infezione naturale.