Rogo nel deposito di rifiuti, crollato anche il tetto
Oltre 30 ore di lavoro incessante dei vigili del fuoco, con un ricambio di 30 unità di uomini ogni 24 ore, con un dispiego di circa 6 mezzi per domare un rogo ancora attivo. Un’aria irrespirabile, lapilli e fumo nero che hanno costretto il commissario prefettizio che guida il Comune di Pontelatone, Savina Macchiarella, ad emettere un’ordinanza con la quale si invitano i cittadini a restare all’interno delle proprie abitazioni in attesa degli indispensabili rilievi dell’Arpac per le esalazioni corroboranti.
E’ il bilancio drammatico dell’incendio scoppiato nella notte tra venerdì e sabato verso le 2 in località Barignano presso la ditta GM EcoService Srl, dedita alla lavorazione ed allo stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi. Le fiamme hanno divorato il capannone principale di oltre 1000 metri quadrati con tutto il suo contenuto. Annessi alla struttura centrale ci sono altri due capannoni di ulteriori 1000 metri quadrati, anch’essi colmi di rifiuti stoccati ed in lavorazione.
Nel corso della notte tra sabato e domenica si è verificato il crollo del tetto con annessi muri portanti in cemento del deposito centrale. Ciò ha reso difficoltoso lo spegnimento del rogo. Difatti incessantemente i vigili del fuoco del Capoluogo e dei distaccamenti di Aversa Teano e Piedimonte Matese con ausilio di autobotti provenienti da Aversa e dal capoluogo nonché una autoscala hanno cercato di arginare le fiamme.
Con l’ausilio di una piattaforma a ragno montata su un rimorchio i caschi rossi del comando provinciale e dei relativi distaccamenti con l’ausilio di ulteriori autobotti provenienti da Aversa e dal Comando di Benevento stanno provvedendo alla rimozione di lamiere e detriti nonché alle operazioni di spegnimento. I focolai sono ancora vividi e si estendono per tutto il perimetro dei capanni interessati.
Ancora in corso le verifiche strutturali per i capanni contigui alla struttura principale interessata dal cedimento. È intervenuta la polizia giudiziaria dei vigili del fuoco del Capoluogo per stabilire la natura del rogo. Sono stati avviati i rilievi delle esalazioni e dei fumi ad opera del personale dell’Arpac su richiesta dei vigili del fuoco casertani. Al vaglio dei carabinieri della stazione di Formicola e dei carabinieri della sezione operativa del nucleo radiomobile della compagnia di Capua la dinamica del rogo. I militari non escludono la pista dolosa.
Sono state avviate verifiche col personale della società Enel per appurare se possa essersi verificato un sovraccarico di energia elettrica tale da innescare il gigantesco focolaio. Una ricostruzione dei fatti ancora frammentaria dove alcuna ipotesi è esclusa giacché la recinzione perimetrale della ditta è facilmente valicabile e sui pannelli divisori e di accesso sono ancora in corso accertamenti per stabilire se ci siano segni di effrazione risparmiati dalle fiamme.