Mondragone, mini appartamento nel comando dei vigili, è bufera
Scoppia la bufera a Mondragone dopo la ‘scoperta’ di un mini appartamento creato, senza alcuna autorizzazione, nella sede del comando di polizia municipale in via Duca degli Abruzzi, che ha spinto il dirigente comunale Salvatore Catanzano a firmare un’ordinanza di ‘sfratto’ per tutto l’arredamento presente.
“E’ ora che il sindaco Virgilio Pacifico si svegli dal sonno e, a differenza di qualche giorno fa che premiò incomprensibilmente con la sua fiducia il maggiore Bonuglia, conferendogli anche la nuova area dei tributi, ora revochi immediatamente entrambe le posizioni organizzative al comandante”. A dichiararlo è il consigliere comunale di opposizione, Pasquale Marquez che non risparmia proprio nessuno: “Il vice sindaco Francesco Lavanga e gli assessori Emilio Di Lorenzo, Tina Lavino, Giuseppe Piazza e Maria Rosaria Tramonti non possono continuare a far finta di niente, consentendo che all’interno della polizia municipale accada tutto ciò senza che almeno uno di loro abbia il buon senso di assumere una posizione forte e determinata. Il presidente del consiglio comunale Claudio Petrella con tutti i consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza che sostiene il sindaco Pacifico non può non intervenire in questa incresciosa vicenda ed ottenere subito la rimozione del vertice fiduciario della polizia locale, evitando che lo stesso possa decidere riguardo alla gestione dei tributi comunali in maniera poi irrimediabile”.
Intanto, nella conferenza dei capigruppo tenutasi giovedì sera presso la casa comunale di viale Margherita, l’intera opposizione – composta dai consiglieri comunali Valerio Bertolino, Achille Cennami, Pasquale Marquez, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro e Giovanni Schiappa – ha richiesto la convocazione di una seduta straordinaria monotematica di consiglio comunale per poter discutere delle note questioni riguardanti il corpo di polizia municipale ed il suo attuale comandante, al fine di poter affrontare con attenzione e dovizia di particolari le incresciose vicende che si stanno susseguendo nelle ultime ore. A tale assunzione di responsabilità da parte dell’intera minoranza consiliare, dinanzi al diniego del sindaco e dei sui consiglieri di maggioranza, ha fatto seguito la disponibilità offerta dai consiglieri di opposizione al presidente del consiglio comunale Claudio Petrella di tenere eventualmente anche una seduta “a porte chiuse”, ovvero anche senza diffusione streaming.
A questo punto ferma è stata la volontà di evitare una seduta consiliare straordinaria monotematica da parte anche dei consiglieri comunali di maggioranza Marcello Buonodono, Vincenzo Corvino ed Alessandro Rizzieri che hanno evitato di condividere l’esigenza di chiarezza istituzionale con i colleghi consiglieri di opposizione. “A questo punto non escludiamo più alcunché – dichiara Bertolino – in quanto ci troviamo di fronte ad un atteggiamento che non comprendiamo, un comportamento che non rispetta le regole, una vicenda surreale e poco edificante che ci vede costretti a rivolgerci anche alla Procura della Repubblica al fine di tutelare le prerogative della comunità mondragonese, in attesa che il Ministero degli Interni intervenga e la Prefettura favorisca l’accesso formale all’interno dell’amministrazione comunale di Mondragone“.