Lavoro, sindacati protestano sotto la Regione Campania: stabilizzare lsu precari da 25 anni, le risorse ci sono
Sono precari da 25 anni, ma, nonostante le risorse stanziate, la giunta regionale della Campania non ha ancora concluso la procedura per stabilizzarsi. A denunciarlo sono le sigle sindacali che questa mattina hanno protestato all’esterno di palazzo Santa Lucia. “Il governo centrale, dopo anni di stasi, ha deciso di mettere mano alla situazione dei lavoratori socialmente utili, sia da un punto di vista normativo che finanziario, stanziando somme utilizzabili per la loro stabilizzazione che, di fatto, toglievano l’alibi alle amministrazioni per fargli firmare dei contratti di lavoro. Ad oggi – spiega Giuseppe Metitiero della segreteria Cgil Campania – la Regione, dopo varie sollecitazioni, ha fatto fare i colloqui, ma non si decide a far firmare i contratti che hanno una copertura finanziaria da parte dello Stato. La nostra preoccupazione è che, passato il termine del 31 maggio, senza ulteriori proroghe, vivranno poi nell’incertezza del futuro. Questi lavoratori sono coperti dall’assegno cosiddetto Asu fino al 31 dicembre, ma dal 1 gennaio 2022 non sappiamo cosa può succedere”.
Per procedere all’assunzione degli Lsu sono stati stanziati circa 9.200 euro pro capite, somme che gli enti possono utilizzare per stabilizzare i lavoratori. “Tutti i Comuni – osserva Osvaldo Nastasi della segreteria Uil Campania – hanno usato queste risorse, anche quelli in dissesto. Il Comune di Napoli ha usato quei fondi aggiungendo risorse dal bilancio del Comune, come hanno fatto tanti altri enti locali. Quasi 2mila lavoratori sono stati già stabilizzati, non capiamo perché la giunta regionale rallenti l’iter. Eppure gli Lsu hanno fatto colloqui, sono risultati idonei rispetto alla procedura di stabilizzazione. Ma restano precari, da 25 anni, sottopagati, senza diritti”.