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La Fiadel attacca Armena Sviluppo: «Bando di concorso pubblicato in piena campagna elettorale, va revocato»

La Fiadel critica pubblicamente l’Armena Sviluppo. Nei giorni scorsi, in piena campagna elettorale, la società, interamente partecipata dalla Città metropolitana, ha pubblicato sul proprio sito un bando di concorso per l’assunzione di 54 operai, subito rimosso. Il bando poi è riapparso il 4 ottobre, a urne chiuse, ma le modalità non sono sfuggite alla Fiadel, che in una nota stigmatizza «l’atteggiamento tenuto dall’azienda che ha deciso la pubblicazione del bando senza nessuna consultazione preventiva con le forze sociali salvo che per una riunione, che ha tutti i connotati di una semplice Informativa su di una materia di tale importanza».

E’ Vittorio D’Albero, segretario regionale Fiadel che scrive al rappresentante legale dell’Armena e alla Città Metropolitana: «Valutiamo questa vicenda in maniera assolutamente negativa per svariati motivi, non ultimo l’appesantimento dell’organico aziendale senza prima aver definito questioni vitali per l’attuale forza lavoro quali la corretta applicazione contrattuale di settore, il riconoscimento dei livelli precedentemente rivestiti da parte del personale in fase di assorbimento, l’orario di lavoro pieno, l’organizzazione del servizio. Ci pare sconcertante l’indizione di una selezione in piena campagna elettorale, con un sindaco metropolitano uscente e uno nuovo subentrante, laddove sarebbe stato più opportuno attendere i tempi giusti per garantire al nuovo eletto l’onere e il patrocinio di una siffatta decisione, che invece troverà “una tavola già apparecchiata”».

Quindi, senza mezzi termini D’Albero chiede la revoca del bando: «In nome della trasparenza e della correttezza istituzionale, anche per evitare polemiche e sospetti di qualsivoglia genere, chiediamo di sospendere l’esecuzione del bando, di concertare una riunione monotematica sull’argomento con le organizzazioni sindacali assistite da un dirigente di segreteria territoriale al fine di valutare ogni risvolto legato alla questione».

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