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Istituto Martuscelli, ancora tutto fermo dopo la nomina del commissario

Non si hanno ancora notizie sul programma di attività del neo commissario Carlo Cipollone, dirigente scolastico in pensione dal 1° settembre 2018. Di lui si conoscono le tante iniziative da dirigente scolastico e si spera che riuscirà a trasferire energie e impegno anche nella conduzione dell’Istituto Martuscelli.

Lo sperano i tanti ipovedenti che negli anni avevano trovato nell’istituto un punto di riferimento grazie alle molteplici attività che venivano organizzate nella struttura.

Attualmente l’intero complesso situato al Vomero, da sempre una eccellenza per i non vedenti, è in stato di abbandono: cancelli chiusi ed evidenti segni di degrado dovuti all’incuria e all’assenza di qualsiasi tipo di opera manutentiva.

L’Istituto fu fondato nel 1873 da Domenico Martuscelli con il nome benaugurale di Istituto Principe di Napoli e nel 1885 si levò a Ente Morale ottenendo dal Ministero della Pubblica Istruzione che i ciechi potessero frequentare le scuole pubbliche per vedenti. 

Sul sito web indice.pa (indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione) la pagina risulta non più disponibile, dopo che l’aggiornamento si era fermato al 2015 e riportava ancora il nome di Emanuele Sanfilippo quale commissario straordinario. Sanfilippo, nominato nel 2015 dall’allora Ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini e dal sottosegretario Davide Faraone, si dimette nel 2016. Solo un anno per gettare la spugna di fronte ai debiti accumulati nel tempo (anche con i dipendenti per via delle mensilità non pagate) e forse anche perché lasciato solo a gestire una struttura di grande prestigio, con un patrimonio immobiliare di circa 50 milioni ma con il fardello di una gestione poco attenta negli anni precedenti, al punto che nel 2013 il Miur non approva il conto consuntivo e neppure il bilancio di previsione per il 2014. 

Di certo non ha aiutato il rimpallo di competenze e responsabilità tra il Miur e l’Ufficio scolastico regionale campano proprio in un momento in cui l’istituto andava rilanciato aprendolo alla pluridisabilità. 

Uno spiraglio, il Martuscelli, sembrava averlo trovato con la nomina dell’avv. Andrea Torino a commissario nel 2018. La stessa Unione Ciechi ne aveva elogiato le competenze e la qualità delle attività in favore della struttura attraverso una lettera aperta: “La Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti esprime la più profonda gratitudine all’Avvocato Andrea Torino, un professionista serio, ma soprattutto un “uomo” che, senza alcun compenso, in 2 anni di lavoro ha provato a risollevare il glorioso Istituto per i Ciechi Domenico Martuscelli dal baratro e a scongiurarne la dismissione del patrimonio e la liquidazione” si legge nel testo che oltre a ringraziare il commissario pone un serio interrogativo sulla sua mancata riconferma. “La bontà del suo operato è testimoniata dall’unanime stima della politica – scrivono ancora i responsabili UCI Napoli -. In questi giorni abbiamo letto sui giornali, in articoli a 4 colonne, l’apprezzamento per Andrea Torino da parte di esponenti di tutti gli schieramenti politici, di maggioranza e di opposizione, di destra e di sinistra, parlamentari e consiglieri regionali. Non elenchiamo i nominativi dei politici che hanno partecipato alle iniziative per non dilungarci troppo, ma le visite del Presidente Della Camera Roberto Fico nel periodo estivo sono davvero emblematiche.

E allora perché il MIUR non ha deciso di riconfermarlo alla guida dell’Istituto? Perché gli appelli dei parlamentari, del Governatore della Campania, dei consiglieri regionali, del Sindaco di Napoli, dei rappresentanti della cultura, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti non sono stati ascoltati? E perché è stato deciso di far stare l’Istituto senza una guida per 4 mesi, facendo ancor di più deteriorare il patrimonio e non consentendo di garantire il normale pagamento degli stipendi ai dipendenti?

Oggi veniamo a sapere che è stato nominato un altro commissario; un commissario che dovrà iniziare tutto daccapo. Noi siamo pronti a collaborare – conclude la lettera – nella consapevolezza che l’Istituto Martuscelli è un patrimonio della nostra Città e deve tornare ad essere un punto di riferimento per i disabili visivi della Campania che, da troppo tempo ormai, aspettano risposte”.

Risposte che, si spera, potranno arrivare con la nomina (se confermata) del nuovo commissario straordinario. A patto che prenda a cuore la storia centenaria del Martuscelli e quello che rappresenta per migliaia di ipovedenti italiani, non solo della Campania.

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