Cronaca NANapoli

Gravi danni al sistema di videosorveglianza ad Arzano

Si fa sempre più concreta la matrice criminale dietro il recente danneggiamento degli impianti di videosorveglianza installati nel centro storico di Arzano. L’episodio ha spinto il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, a convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, inserendo il caso tra i punti principali all’ordine del giorno.

Le telecamere danneggiate si trovavano in punti nevralgici del territorio comunale, tra cui l’incrocio tra via Vittorio Emanuele e via Garibaldi, e l’ingresso di via Zanardelli. Contestualmente, è stato disposto un rafforzamento delle attività di controllo da parte delle Forze dell’Ordine su tutta l’area interessata.

Il Prefetto ha espresso una netta condanna verso l’atto vandalico, sottolineando che gli impianti distrutti erano stati installati grazie ai fondi del programma “Pon Legalità” del Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza urbana e supportare le attività di prevenzione e repressione dei reati. Gli elementi raccolti, dunque, fanno escludere l’ipotesi di un danneggiamento accidentale.

L’area oggetto dell’azione criminale si trova in una zona sensibile, storicamente influenzata da organizzazioni malavitose: da un lato il clan Moccia, dall’altro i gruppi riconducibili agli scissionisti di Secondigliano. L’intento di chi ha agito sembra essere stato quello di “accecare” il sistema di monitoraggio in un contesto urbano dove la presenza criminale è ancora radicata.

Il progetto di videosorveglianza, denominato “Occhi sulla città”, era stato attivato circa un anno fa, con la creazione di una centrale operativa presso il comando della Polizia Municipale e l’installazione di un sistema di monitoraggio in tempo reale anche presso la Tenenza dei Carabinieri di Arzano.

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