Attualità NACampaniaCultura NANapoli

Eugenio Bennato: Quando l’arte si ribella

Il compositore e ricercatore napoletano Eugenio Bennato ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico grazie alle sue “Voci del Sud”, protagoniste insieme a Pietra Montecorvino dello spettacolo “Vento Popolare”. Bennato ha esordito al Teatro Verdi cinquant’anni fa con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, e da allora ha cambiato repertorio ma non le sue intenzioni per la musica che i nostri viaggiatori hanno disegnato come mappe, proprio come accade per i monti, i fiumi, le pianure. La cartografia musicale di Bennato ha sovvertito le certezze, invece di fissare coordinate precise. Niente è più fluido ed evocativo di un paesaggio acustico, perché dai suoni trapelano storie, con la loro densità affettiva e la loro costitutiva eccedenza rispetto al tempo e ai luoghi.

Bennato si è esibito con un eccezionale gruppo di musicisti: Enzo Lambiase alle chitarre, Mujura alla chitarra acustica e basso, Sonia Todaro alla voce e danza, Francesca Del Duca alle percussioni e voce, e uno ensemble di voci liriche di matrice popolare da lui formato “Voci del Sud” con Laura Cuomo, Francesco Luongo, Angelo Plaitano, Daniela Dentato, Letizia D’Angelo, Edo Cartolano. Pietra Montercovino ha partecipato come ospite. Insieme hanno esplorato le tradizioni popolari dell’Italia centro-meridionale, tra cui il fenomeno del tarantismo, con la pizzica come danza legata a pratiche terapeutiche coreutico-musicali.

L’ensemble ha disegnato mappe musicali che hanno prodotto forme d’interferenza in grado di ridare voce a storie nascoste, rendendole così sonore e percepibili. Bennato ha il merito di aver disegnato nuove cartografie sonore, una questione di avvenire, la domanda dell’avvenire stesso, la domanda di una risposta, di una promessa e di una responsabilità per il domani. La sua musica non solo narra storie, ma solleva anche questioni critiche, attirando l’attenzione su ciò che sopravvive e persiste come risorsa culturale e storica, capace di resistere, turbare, interrogare e scardinare la presunta unità del presente.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Considerate la possibilità di sostenerci disabilitando il blocco degli annunci.