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Elezioni a Napoli, Ciarambino (M5S): il rifiuto di Manfredi non è un passo indietro

“Il Movimento 5 Stelle è stata la prima forza politica, insieme alle forze progressiste del Conte bis, a porre il tema dello stato di salute di Napoli e del futuro della capitale del Mezzogiorno prima di ogni nome. Ed è in questa direzione che vanno le parole di Gaetano Manfredi, in antitesi a chi si è autoproposto a governare una città impossibile da amministrare nelle condizioni in cui si trova. La lettera di Manfredi non rappresenta un rifiuto o un passo indietro, ma è un’operazione verità che sottolinea anche la serietà con cui ci stiamo approcciando al percorso per le amministrative”. Così si è espressa, in un’intervista durante la trasmissione “Mattina 9”, la capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino.

“Con una passività, tra debiti effettivi e crediti inesigibili, pari a 5 miliardi di euro, come può un candidato sindaco parlare del suo programma? Come lo realizza? Con quali risorse? In un passaggio della sua lettera, Manfredi – aggiunge la vicepresidente del Consiglio regionale – dice chiaramente che se fosse eletto sindaco, un minuto dopo dovrebbe dichiarare dissesto, trasformandosi unicamente in un commissario liquidatore. Noi vogliamo garantire non solo i servizi essenziali, ma restituire dignità e futuro, proiettarci verso una rinascita che non può dipendere dal nome che si mette in campo”.

“Grazie a noi – sottolinea Ciarambino – oggi Napoli è alla ribalta nazionale e sul tavolo del governo come priorità. Oggi bisognerà dare una risposta alle esigenze che abbiamo posto. Serve una norma che metta in sicurezza i conti del Comune di Napoli e di tante altre città. Un’operazione che smaschera il centrodestra e la Lega, che non ha proferito parola su questa vicenda, evidentemente imbarazzata a doversi esprimere nel favorire la rinascita di Napoli rispetto al suo elettorato nordista. Noi – conclude – siamo dalla parte della nostra città e ci batteremo per questo. Prima Napoli e poi i nomi”.

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