Eav, l’allarme dei sindacati su linea Benevento-Cancello-Napoli
Le Segreterie provinciali Avellino-Benevento FiltCgil –
FitCisl – Uil Trasporti – Ugl Trasporti richiamano all’attenzione del
Consigliere Regionale della Campania e Presidente della IV Commissione
Consiliare Trasporti, dei rappresentanti regionali On. Abate ed On. Mortaruolo,
del Sindaco di Benevento e dei Sindaci dei Comuni della Valle Caudina la
situazione dei Lavoratori Eav della Linea Benevento-Cancello-Napoli (ex Valle
Caudina) che da un anno e mezzo oramai si trovano, insieme all’utenza, agli
studenti, e al territorio tutto, in una situazione di precarietà e di
incertezza sul proprio futuro.
“Malgrado le remore e le rimostranze che tutti noi abbiamo espresso sulla modalità di chiusura completa dell’esercizio – spiegano -, pur avendo proposto altre modalità per l’esecuzione dei lavori, ad esempio la chiusura di tratti di linea sui quali si poteva lavorare senza interruzioni, per tutto l’arco della giornata, mentre sulla restante parte di ferrovia si alleviava un minimo il disagio dei viaggiatori, evitando loro inutili allungamenti di percorrenza causati dal passaggio col bus in ogni paese, (provate e chiudere la linea per Sorrento!), abbiamo dovuto accettare la decisione aziendale della completa chiusura dell’esercizio con i treni, e abbiamo aspettato pazientemente e con fiducia che trascorressero i mesi pattuiti con i sindacati per il completamento dei lavori di ammodernamento dell’armamento e tecnologico della linea. I sindacati, dal canto loro, restano impegnati tutt’ora nei tavoli di confronto sui progressi dell’ammodernamento e in quelli riguardanti il personale coinvolto in queste ricadute occupazionali negative, ma ora abbiamo bisogno che anche la politica faccia la sua parte. Come è chiaro, non sono state rispettate le tempistiche prospettate inizialmente, e la notizia molto poco rassicurante, e nella quale chiaramente ora non abbiamo più fiducia, sposta il traguardo della riapertura tra ben 18 mesi, se non oltre. In barba a tutti i nostri bei discorsi sulla desertificazione delle aree interne, sullo spopolamento produttivo e sul continuo napolicentrismo, è caduta sulle teste dei lavoratori l’ennesima condanna: il 90 per cento di tutti gli agenti in forza al deposito, al personale viaggiante, alle stazioni sarà spostato sulle linee vesuviane e flegree, dove, nonostante le assunzioni sbandierate a destra e a manca, ancora persiste una carenza di personale.
Eav – concludono i sindacati – non può prospettare di ‘trasferire in modo coercitivo’ i lavoratori dalla loro sede di lavoro, lasciando sempre di più arretrare le aree decentrate, offrendo agli utenti un servizio abbandonato, non garantendo l’arrivo in orario ai lavoratori che si spostano nel capoluogo beneventano e a Napoli, o agli studenti, che spesso vengono anche lasciati a piedi e che quindi si trovano sempre più nel disagio. Bisogna mettere la parola fine all’idea che di ‘noi’ si può sempre fare quello che si vuole: non parliamo di merci o di pacchi postali, ma di persone e di lavoratori: siano essi quelli che ci accolgono sui mezzi Eav durante i viaggi o che li facciano circolare in sicurezza. Non è tempo per continuare a riproporre ancora la dialettica ‘noi’ contrapposta a ‘le aree metropolitane’. E’ il momento di rendere concreto il refrain dei nostri tanti dibattiti e incontri: bisogna credere e realizzare l’idea che Benevento e la Valle Caudina meritino la centralità che a loro spetta. Per questo, se bisogna lavorare nella prospettiva dell’azienda unica regionale dei trasporti, è questo il momento per la politica di fare la sua parte affinché Benevento in questo progetto ottenga un ruolo di primo piano, e di accrescimento e miglioramento del servizio ferroviario delle aree interne, essendo capoluogo di provincia ed includendo un territorio vasto che, per ferrovia, possiede il tracciato più breve. Siciuramente, non è il momento di smantellare una risorsa che serve il nostro territorio da oltre cento anni. E’ necessario,quindi, rafforzare ed accrescere la produttività di questa risorsa di Eav. Non bisogna consentire a nessuno di isolare il Sannio o i paesi della Valle Caudina e bisogna tenere ben chiaro a mente che senza trasporti adeguati non favoriamo alcuno sviluppo sostenibile”.