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Centomila abitanti si oppongono alla cava di Durazzano

Presso il Comune di Durazzano si è tenuta una significativa riunione tra sindaci, istituzioni, associazioni imprenditoriali e ambientaliste per affrontare le problematiche legate alla cava di Durazzano.

La Cava Moccia rappresenta una minaccia per l’ambiente del territorio e deve essere contrastata con ogni strumento giuridico e politico disponibile.

L’incontro è stato aperto da Pasqualina Grasso, Sindaco di Durazzano, e da Andrea Pirozzi, Sindaco di Santa Maria a Vico e presidente del Parco Urbano Dea Diana. Con decreto n.41 del 7 giugno 2024 della Regione Campania si riapre la questione della cava estrattiva a Durazzano. Nonostante sia isolata rispetto al Parco Urbano Dea Diana, l’area è interclusa e richiede il transito attraverso i comuni e il parco stesso. I consiglieri comunali e le autorità politiche presenti hanno sottolineato la necessità di unirsi per il futuro del territorio e la salute delle famiglie.

I vari rappresentanti delle istituzioni comunali e delle associazioni civiche e ambientaliste hanno proposto nuove azioni giuridiche, associative e politiche per contrastare l’apertura della cava, criticando le azioni obsolete della Regione rispetto alle politiche ambientali degli ultimi decenni.

L’obiettivo è fermare uno scempio ambientale e infrastrutturale per la Valle di Suessola e il vicino beneventano. Il Senatore Domenico Matera e l’Onorevole Francesco Maria Rubano hanno espresso il loro sostegno concreto. Le autorità politiche locali lavorano alla tutela e sviluppo ambientale, turistico e occupazionale dei monti Tifatini, attraverso il Parco Urbano Dea Diana. Hanno quindi chiesto spiegazioni al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e una posizione chiara a favore dei cittadini coinvolti.

Durante l’incontro, sindaci, attori politici e associativi hanno ribadito la volontà di intraprendere tutte le iniziative giuridiche e politiche necessarie per un incontro decisivo con il Presidente della Regione. Gli esperti e i rappresentanti politici del territorio lavorano per eliminare definitivamente il problema del comparto estrattivo e salvaguardare la salute dei cittadini, un bene primario inviolabile.

Questo incontro è stato fondamentale per concertare azioni comuni e informare i cittadini sulla nuova linea difensiva giuridica.

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