Economia

Bonus per cambiare tv, come funziona

Il televisore è un elettrodomestico che, ormai da molti anni, è entrato a far parte della quotidianità di ogni famiglia.
In Italia, il servizio regolare di trasmissione cominciò a partire dal 3 gennaio 1954. Si trattava di una tr programma in bianco e nero, a cura della RAI.
A partire dal quel momento, gli apparecchi televisivi si iniziarono a diffondersi, maggiormente tra le persone di condizione più agiata.
Fu negli anni ‘60,  che, grazie al progresso dell’economia, le tv entrarono nella case delle classi meno agiate.
Finestra sul mondo, fonte di notizie, è anche una delle principali opportunità di svago, magari da tenere in sottofondo mentre si svolgono altre mansioni.
Oggi, in effetti, alcune delle funzioni che, in precedenza, erano unica prerogativa della tv, sono invece ottemperate dal web (basti pensare ai quotidiani online, o alle mini serie pubblicate su youtube).
Ecco perché, negli anni, le tv hanno subito un cambiamento, diventando, in un certo senso, ibride, mescolando le proprie funzioni con quelle disponibili online e implementando i servizi di streaming in abbonamento.

Adesso, la televisione deve adeguarsi ad un nuovo cambiamento: dopo il passaggio al digitale terrestre, iniziato nel 2008 e terminato nel 2012, a ottobre inizierà lo switch off. Questo determinerà la transizione verso un diverso modo di trasmettere.
Dato che, successivamente al passaggio, molte tv risulteranno obsolete, lo Stato ha erogato dei fondi, rivolti a tutte le famiglie italiane, per l’acquisto di nuove tv all’avanguardia.
Dal 23 agosto 2021 fino al 31 dicembre 2022 (salvo esaurimento fondi) sarà possibile accedere al bonus, erogato senza limitazioni dovute all’Isee, assecondando i seguenti parametri.

  • I destinatari sono persone fisiche residenti in Italia
  • È necessario essere in regola con il pagamento del canone RAI, effettuato tramite bolletta energia elettrica o modello F24. Oppure, bisogna essere esentati dal pagamento: lo sono le persone over 75 con reddito proprio che, sommato a quello del coniuge, non raggiunge gli € 8.000. Nessuna presenza di conviventi con reddito proprio, fatto salvo per collaboratori domestici, colf e badanti     
  • Bisogna rottamare un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 (data scelta per convenzione, prima della quale le tv sono considerate obsolete)
  • Per attestare l’idoneità, i clienti dovranno fornire, ai venditori, un’autocertificazione, corredata da copia del proprio documento di identità e codice fiscale 

Il bonus potrà essere erogato una sola volta per nucleo familiare e per l’acquisto di un solo apparecchio televisivo, tra quelli compresi nell’elenco dei prodotti idonei.
Il bonus ammonta al 20% del prezzo del televisore (IVA compresa), ma non può superare, comunque, € 100.

Tale contributo è cumulabile con quelli erogati in precedenza, dedicati alle famiglie con Isee inferiore ai € 20.000; di questi, però verrà ridotto l’ammontare, che, passerà da € 50 a € 30.

Sembra tutto molto complicato, ma in realtà è più semplice di quanto sembri e c’è davvero l’opportunità di ottenere un bel risparmio.
Ad esempio, su un televisore del costo di € 200, scontando il 20% di bonus (pari a € 40), si otterrà un prezzo finale di € 160,00; se, poi, è possibile usufruire anche del Bonus Tv basato sull’Isee, andranno scontati ulteriori € 30, arrivando a pagare solo € 130,00.
Stesso discorso per quanto riguarda una tv del costo di € 500: scontando il 20% del primo bonus (che, in questo caso, corrisponde a € 100, essendo il tetto massimo raggiungibile) e togliendo € 30 del secondo, si arrivano a spendere solo € 370 per una televisione di un valore decisamente più elevato.

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