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Beni confiscati, a Quarto nasce “Mehari-Casa della legalità”

Porterà il nome del modello dell’auto di Giancarlo Siani – per decisione dell’amministrazione comunale – l’immobile confiscato dopo le indagini del pool antimafia al boss Nicola Imbriani, affiliato del clan Polverino e acquisito da qualche mese al patrimonio del municipio di Quarto, in provincia di Napoli.

Nasce dunque “Mehari-Casa della Legalità e delle associazioni di Quarto”, dedicata al giornalista de Il Mattino ucciso 36 anni fa per mano della camorra. Ieri, nel giorno dell’anniversario della sue morte, il primo cittadino ha riunito i referenti del mondo della scuola, del lavoro e delle parrocchie del territorio per la dedicazione del nuovo spazio, che sarà assegnato, attraverso un bando, alle associazioni, scuole o cooperative che ne faranno richiesta.

Nel comune flegreo il piano di riutilizzo dei beni confiscati procede speditamente. Anche per questo il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha voluto incontrare questa mattina in prefettura il sindaco insieme al comandante della polizia locale e al responsabile dell’ufficio beni confiscati.

Valentini ha espresso il suo «particolare apprezzamento per la proficua opera messa in campo dal Comune di Quarto per la recupero e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati siti sul territorio comunale, che contribuisce significativamente al recupero di patrimoni già appartenuti alla criminalità organizzata e alla riappropriazione in favore della comunità locale».

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