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Anticipazioni sul consiglio direttivo al Parco del Cilento

La questione riguardante il consiglio direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sembra avvicinarsi a una risoluzione imminente. I sindaci, aventi diritto al voto, avevano precedentemente designato i loro rappresentanti: Rosario Carione di Trentinara, Mimmo D’Amato di Petina, Carmelo Stanziola di Palinuro e Francesco Bellomo di Atena Lucana. A questi si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori quattro nominati direttamente dal Ministero dell’Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin.

Tuttavia, il problema della disparità di genere, sollevato dal sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, nel novembre precedente, sembra persistere. Nonostante le assicurazioni di un riequilibrio da parte di Roma, fonti non ufficiali indicano che il Ministero proporrà quattro specifici rappresentanti: Costabile Spinelli di Castellabate, Luisa Maiuri di Alfano per Fratelli d’Italia, Elena Anna Gerardo di Alfano per la Lega e Maria Teresa Imparato di Legambiente.

Palmieri, determinato a far rispettare le quote di genere, annuncia future battaglie: “Se le nomine non rispetteranno le quote di genere, presenterò ufficialmente ricorso al fine di ottenere giustizia”. Nonostante la sua affiliazione politica con il ministro Fratin, Palmieri è deciso a far prevalere il principio di parità.

La firma del decreto potrebbe aprire nuovi capitoli in questa lunga vicenda del Parco del Cilento. Già l’assemblea di novembre fu caratterizzata da tensioni, con l’elezione di alcuni membri del consiglio direttivo che sembrava scontata ma che alla fine non si materializzò, lasciando aperti numerosi interrogativi da risolvere nei prossimi giorni.

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